“L’estate a dicembre” è un brano che racconta una storia d’amore tra due persone che si incontrano in un mondo profondamente corrotto. Questo amore, così autentico e puro, si contrappone alla superficialità e alla malattia di una società ormai degradata. La canzone si sviluppa attraverso una serie di ossimori, un gioco di contrasti e paradossi che esprime come, talvolta, il destino o il caso possano farci incontrare qualcuno capace di tirar fuori il meglio di noi, quella parte nascosta che spesso abbiamo paura di mostrare. Il titolo racchiude il significato del brano: questa persona è riuscita a portare l’estate nel cuore di lei, mostrando la sua vera essenza e facendo risplendere la parte più bella di lei, che ora desidera donargli.
Ciao Ateira, presentati ai nostri lettori.
Ciao sono Veronica Arieta, in arte Ateira, vengo da Scalea in Calabria, ho 21 anni, sono una cantautrice ed una studentessa di medicina e chirurgia. Canto fin da piccola e negli ultimi due anni ho iniziato a scrivere brani in quanto sentivo l’esigenza di esprimere il mondo che ho dentro.
Come e quando ti sei avvicinata alla musica?
Mi sono avvicinata alla musica fin dall’età di 5 anni grazie a mio padre che è da sempre un grande amante di tutto ciò che la riguarda; ho iniziato studiando fisarmonica, poi canto e pianoforte.
Chi sono i tuoi artisti di riferimento?
Giorgia, Beyoncè, Whitney Houston sono state e sono anche ora le mie artiste del cuore che mi hanno guidata nel percorso tecnico ed emozionale all’interno delle canzoni. Ho un repertorio di ascolto in generale molto vasto ed eterogeneo in quanto per trovare la mia identità mi sono avvicinata a vari artisti tra i quali Gazzelle, Marracash e Angelina Mango.
Come nascono le tue canzoni?
Nascono nel momento in cui vivo qualcosa che ho bisogno di esprimere in musica, è un’esigenza, un bisogno intrinseco alla mia anima
Cosa ne pensi del panorama musicale odierno?
Apprezzo le canzoni fatte bene, da chi realmente fa musica perché ci crede e non per profitto. Non condivido sicuramente molti artisti che non reputo tali, in quanto ad oggi penso che tutti credano di poter essere artisti e che in molte canzoni ci sia purtroppo tanta banalità, superficialità e soprattutto tanta immagine e poco contenuto. La musica oltre che esigenza è studio, costanza, determinazione e talento.
Parliamo del tuo nuovo singolo. Come è nato? E che riscontro sta avendo con il pubblico?
L’estate a dicembre è nato nel momento in cui la paura di non essere abbastanza e di vivere davvero ha incontrato la gioia di lasciarsi andare e di mostrare la bellezza che abbiamo dentro, grazie a delle persone speciali che con la loro luce riescono a far vivere la parte di noi stessi che abbiamo sempre rinchiuso ed imprigionato. Il brano specialmente nell’ultima settimana sta ricevendo un buon riscontro, ho avuto dei commenti molto positivi, spero il brano arrivi a più persone possibile, ci credo tanto, è una parte di me.
Ci sarà un album in arrivo? Cosa ci puoi anticipare al riguardo?
No per ora no, sto scrivendo altri brani che spero possano uscire presto.