Dario Rizzardi: intervista al cantautore veneziano

 

Dario Rizzardi è un cantautore classe '98 di Venezia. Tra i primissimi interessi, già dall’infanzia, ci sono musica e letteratura. Frequenta la Miles Davis School dal 2009 al 2012, che da una parte gli fornisce una preparazione teorica, dall’altra gli permette di suonare dal vivo cover pop, rock, blues e jazz. Parallelamente agli studi liceali, partecipa come scrittore a diversi bandi e premi letterari.
Scrive, registra e produce il suo album d’esordio tra il 2021 e il 2022, convertendo lo spazio di un pub in studio di registrazione, in collaborazione ad altri artisti, musicisti e performer.
In questi anni si esibisce con la sua band nei principali palchi di riferimento della zona: Centro Sociale Rivolta, Spaghetti Unplugged Bologna, Summer Nite Love Festival, Treviblues e altri ancora.
Nel 2023 collabora con Luca Sala (autore, vincitore del festival di Sanremo 2012) e viene presentato a Sanremo Giovani da Ebim Records. Deluso dalle logiche produttive e strategiche della discografia mainstream, decide di registrare nuovamente e integralmente il nuovo singolo “Illusione Postmoderna” presso Studio2.  Master a cura di Tom Hall, Abbey Road Studios.
Influenzato dalla canzone d’autore italiana ed internazionale, da poesia, letteratura e dal pensiero esistenzialista ed anarchico: mette a servizio dei testi sonorità e afflati provenienti da contesti blues, country, folk, swing, ballad e western con l’intento di orientare il concetto di canzone d’autore, verso un senso critico di interpretazione della realtà. 
 
Come e quando ti sei avvicinato alla musica?
La rivelazione che mi ha portato ad uscire da uno stato di ascolto passivo a quello di voler approfondire l’argomento fu alle scuole medie: quando mi passarono sul cellulare diverse canzoni, principalmente rock che mi colpirono profondamente e mi stimolarono ad iniziare a suonare. 
 
Chi sono i tuoi artisti di riferimento?
Cerco di portare avanti e di attualizzare la grande tradizione cantautorale sia italiana che internazionale: stimo molto e sono influenzato da artisti come Bob Dylan, Sixto Rodriguez, Nick Drake, ma anche Claudio Lolli, Francesco de Gregori, Rino Gaetano e Fabrizio De Andrè, per quanto riguarda l’Italia.
 
Come nascono le tue canzoni?
Nella maggior parte dei casi inizio da una breve sintesi argomentativa che mi serve per individuare la direzione poetica, le tematiche, più in generale il contesto attorno al quale, dopo un’ulteriore sintesi e un adattamento metrico, si forma il testo.
Finito questo processo, compongo in parallelo la melodia e l’armonia. Se tutte e tre le parti (testo, melodia, armonia) convivono sia in sè stesse, che in relazione tra loro, procedo a cucire l’arrangiamento della canzone. 
 
Cosa ne pensi del panorama musicale odierno?
Relativamente alla produzione e alla fruizione musicale nei contesti discografici maistream, penso che i grandi risultati e la libertà artistica che si è verificata nel Novecento non avverrà nuovamente, a meno che, relativamente a quell’ambiente,  non si decida di ritornare a considerare la musica come forma d’arte anziché di intrattenimento, o ancora peggio, di propaganda. Ci sono invece, alternative musicali artisticamente validissime,  soprattutto nel circuito indipendente che meriterebbero un’esposizione mediatica sicuramente diversa. 
 
Parliamo del tuo nuovo singolo. Come è nato? E che riscontro sta avendo con il pubblico?
“Illusione Postmoderna” unisce aspetti biografici, quali un senso di alienazione sia nel contesto lavorativo che discografico, ma sono anche presenti considerazioni personali nate da analisi riguardanti l’attualità politica ed economica. Considero fondamentale anche la lettura del saggio “Realismo Capitalista” (M. Fisher) e della raccolta di poesie “Giorno dopo Giorno” (S. Quasimodo). 
Sono molto soddisfatto dell’interesse che “Illusione Postmoderna” sta suscitando nelle radio indipendenti e nella stampa specializzata, ma sta anche direttamente contribuendo a creare nuovi fan ed affezionati ai concerti. 
 
Ci sarà un album in arrivo? Cosa ci puoi anticipare al riguardo?
Posso dire soltanto che nel mio prossimo lavoro ci saranno dei cambiamenti lirici e musicali rispetto al primo album.  
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