Gianluca Amore: il cantautore "Fuoriluogo" che cattura il cuore dell'ironia musicale


Gianluca Amore, cantautore veneto con radici siciliane, si definisce un "sognatore disordinato e fuoriluogo". La sua passione per la musica affonda le radici fin da bambino, alimentata dalle influenze di artisti come Giorgia, Whitney Houston e Stevie Wonder.
 
Il suo nuovo singolo, "Fuoriluogo", nasce da un'ironia che esplora il sentimento di frustrazione di chi si sente sempre fuori posto, un tema che trascende il mondo musicale. Con un ritornello facilmente orecchiabile, la canzone conquista l'ascoltatore fin dalle prime note.
 
Lo abbiamo intervistato per conoscere meglio il processo creativo dietro "Fuoriluogo" e scoprire cosa lo ispira nel panorama musicale contemporaneo.
 
Ciao Gianluca, presentati ai nostri lettori.
Ciao a tutti, piacere, Gianluca Amore, 35 anni, veneto ma con sangue siciliano, cantante e cantautore, sognatore disordinato e fuoriluogo.
 
Come e quando ti sei avvicinato alla musica?
Fin da bambino, ho testimonianze fotografiche di un piccolo me, a un anno e mezzo, seduto di fronte alla tastierina giocattolo in camera mia, cantando con mia sorella maggiore. Dico sempre di essere nato insieme alla musica.
 
Chi sono i tuoi artisti di riferimento?
Giorgia, Alex Baroni, Whitney Houston, Celine Dion, Aretha Franklin, Stevie Wonder, Claudio Baglioni, Queen, Donny Hathaway.
 
Come nascono le tue canzoni?
Solitamente da un’ispirazione musicale, mettendomi al pianoforte o semplicemente cogliendo una suggestione.
 
Cosa ne pensi del panorama musicale odierno?
Credo che ci siano tantissime proposte, grazie ai mezzi di comunicazione e le piattaforme digitali per le quali praticamente chiunque può pubblicare la propria musica, anche autoproducendosi. Non adoro il fatto che, spesso, il successo (in termini di popolarità artistica) sia direttamente proporzionali al numero di ascolti.
 
Parliamo del tuo nuovo singolo. Come è nato? E che riscontro sta avendo con il pubblico?
Fuoriluogo nasce, in maniera ironica, da un sentimento di frustrazione, quello di non sapere mai cosa fare, quella sensazione di non essere mai nel posto giusto al momento giusto. Nella canzone mi riferisco soprattutto al cantante/cantautore che si propone ai casting, ma credo sia estendibile a qualsiasi situazione della nostra vita in cui ci siamo sentiti scomodi, fuoriposto, inadeguati. So che il brano diventa molto facile da canticchiare, e questo è un bene.
 
Ci sarà un album in arrivo? Cosa ci puoi anticipare al riguardo?
Al momento non ho in mente l’album come progetto finale, mi sto dedicando alle produzioni delle singole canzoni per crearmi un repertorio sempre più ampio.
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