Clotilde presenta “Credo”: un grido di verità che diventa musica

 

“Credo” è il nuovo singolo di Clotilde, un brano intenso e profondamente autentico che segna un passaggio importante nel suo percorso artistico. Dopo le esperienze formative che l’hanno portata dalla Sicilia a Roma e dopo i primi passi discografici, l’artista torna con una canzone che nasce da un momento di riflessione e di ascolto interiore, trasformando fragilità, dubbi e desiderio di fiducia in parole e melodia.

“Credo” si presenta come un vero e proprio grido di verità: una dichiarazione sincera, priva di filtri, che mette al centro l’esigenza di restare fedeli a sé stessi anche nei momenti di incertezza. Il brano racconta un percorso emotivo intimo ma aperto al confronto con chi ascolta, creando uno spazio di riconoscimento e condivisione che va oltre il semplice ascolto musicale.

In questa intervista, Clotilde si racconta senza maschere: dalle origini del suo cammino artistico alla visione della musica come strumento di consapevolezza, fino al significato profondo di “Credo” e alle prospettive future del suo progetto. Un dialogo che restituisce il ritratto di un’artista in crescita, determinata a costruire la propria identità passo dopo passo, con coerenza, sensibilità e verità.

Ciao Clotilde, presentati ai nostri lettori: chi è la ragazza di Gela che ha scelto Roma per dare forma ai suoi sogni?
Ciao, sono Clotilde, una ragazza di Gela che ha scelto Roma per dare una forma concreta ai propri sogni.
Sono partita dalla Sicilia con tanta curiosità e il bisogno di capire chi fossi davvero attraverso la musica. A Roma ho trovato uno spazio di crescita e confronto: ho frequentato l’Accademia Artisti, dove mi sono diplomata in canto e discipline musicali.
È stato un percorso intenso, fatto di studio, ricerca e scoperta personale, che mi ha permesso di affinare la mia identità artistica e di trasformare le emozioni in voce. Oggi continuo a camminare su questa strada, portando con me le mie radici e tutto ciò che mi ha formata, con l’obiettivo di raccontarmi e raccontare attraverso la musica.

La tua passione per il canto è nata con te in Sicilia e ti ha portata fino al diploma in Discipline Musicali a Roma. Come e quando hai capito che la musica sarebbe stata la tua strada?
La mia passione per la musica nasce da quando ero bambina. Non sapevo nemmeno leggere, ma riuscivo già a secondo ascolto, imparare ogni singola canzone.
Ho iniziato la mia carriera all’età di 5 anni, e a 10 anni mi sono iscritta in un’accademia di pianoforte. Nel 2022 mi diplomo in canto e discipline musicali a Roma, è da lì tutto ebbe inizio. Sempre nel 2022, esce la mia primissima canzone “Origami” con un’etichetta discografica. Il canto mi ha portato ad esibirmi nei grandi teatri di Roma. Nel 2024 firmo il mio primo contratto discografico con Up Music studio, e nasce “Non Scorre Più Il Tempo”. Poco dopo, volevo rimettermi in gioco, avevo bisogno di dire quello che avevo dentro, e nasce “Credo”.

Dalle selezioni di X Factor e Amici fino ai teatri romani: quali sono gli artisti di riferimento che ti hanno ispirata durante questo percorso di formazione?
Gli artisti che maggiormente mi hanno influenzato sono state due: Giorgia e Alexia. Le due artiste che stimo, e ammiro.

Le tue canzoni sembrano nascere da un'esigenza profonda di verità. Come prendono vita i tuoi brani? Ti ispiri a storie universali o preferisci scavare nel tuo vissuto personale?
Le mie canzoni nascono quasi sempre da un’urgenza emotiva. Fare musica per me è un modo per fare chiarezza, per dare un nome a sensazioni che spesso restano in silenzio. Parto quasi sempre dal mio vissuto personale, da momenti di fragilità, domande o cambiamenti, ma l’obiettivo non è mai raccontare solo me stessa.
Mi piace pensare che ciò che è profondamente personale possa diventare universale: quando un’emozione è sincera, trova naturalmente un punto di contatto con chi ascolta. I brani prendono vita in modo istintivo, spesso da una melodia o da una frase che arriva senza essere cercata, e poi si trasformano lentamente, scavando fino a trovare la verità più semplice.

Dopo il debutto e il singolo "Non scorre più il tempo", come vedi il panorama musicale odierno per una giovane artista che punta tutto sull'autenticità e sulla sensibilità?
Oggi il panorama musicale è vasto e complesso, ma credo che per una giovane artista che punta sull’autenticità e sulla sensibilità ci sia spazio, anche se non sempre facile da conquistare. C’è molta attenzione ai numeri, alle tendenze e all’immediato, ma chi sceglie di raccontarsi davvero, senza filtri, può creare un legame più profondo e duraturo con chi ascolta.
Per me, la sfida non è inseguire ciò che va di moda, ma restare coerente con la propria voce, anche quando questo significa fare scelte più lente o più coraggiose. Credo che chi riesce a mantenere questa sincerità artistica finisca per distinguersi davvero, perché alla fine le emozioni genuine parlano più forte di qualsiasi strategia di marketing.

Parliamo del tuo nuovo singolo "Credo", uscito il 12 dicembre. Hai dichiarato che è un "grido di verità" nato in un momento di riflessione: ci racconti com'è nato in studio e che tipo di legame si sta creando con il pubblico attraverso questo brano?
“Credo” è nato in studio come un flusso spontaneo di emozioni. C’era bisogno di mettere a fuoco qualcosa che sentivo dentro da tempo: un mix di dubbi, paure e, allo stesso tempo, voglia di fiducia e di speranza. Il processo è stato molto intimo: spesso le parole arrivavano quasi da sole, accompagnate da melodie che sembravano già saper raccontare la storia. In studio c’è stata molta attenzione a non forzare nulla, a lasciare che ogni nota respirasse, così da restituire la massima sincerità possibile.
Il legame con il pubblico è sorprendente e delicato allo stesso tempo. Le persone mi scrivono raccontandomi come si riconoscono nelle parole del brano, come le loro esperienze trovano un’eco nella mia musica. È un tipo di connessione che va oltre il semplice ascolto: è una specie di intimità condivisa, dove il brano diventa uno spazio in cui ci si può sentire compresi, senza dover spiegare troppo. È esattamente quello che speravo potesse accadere.

"Credo" viene definito il manifesto della tua coerenza artistica. Questo singolo anticipa un album o un progetto più ampio? Cosa puoi svelarci sul futuro della tua collaborazione con Up Music?
“Credo” rappresenta davvero un momento chiave della mia identità artistica: è il manifesto di ciò che voglio comunicare attraverso la musica, senza compromessi. Per ora è un singolo, ma fa parte di un percorso più ampio che sto costruendo con cura: un progetto che raccoglierà altre canzoni con la stessa esigenza di verità e di introspezione, e che darà forma a un racconto coerente della mia musica.
La collaborazione con Up Music è per me molto preziosa: condividiamo la stessa visione di autenticità e attenzione al dettaglio, e questo mi permette di crescere come artista senza dover rinunciare alla mia voce. Il futuro con loro sarà fatto di nuove uscite, di cura nella produzione e, soprattutto, di spazio per esplorare e sperimentare, continuando a costruire un legame sincero con chi ascolta.
 
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