L'intervista ad Alessandro Liberini per la power ballad 'Che ti manca'


"Che ti manca" di Alessandro Liberini è una power ballad che si distingue per la sua autenticità e profondità emotiva. Con una melodia coinvolgente e testi penetranti, l'artista offre al pubblico una testimonianza sincera e riflessiva sul percorso della vita, invitandoci a contemplare le nostre stesse esperienze e emozioni.

Ciao Alessandro, presentati ai nostri lettori.
Per chi non mi conosce, sono Alessandro Liberini, un “cantautore troppo pop per essere rock, e viceversa…” . Utilizzo questa auto etichettatura per sintetizzare il mio modo di fare musica, diviso in due : un’anima più pop-cantautoriale , e una più rock-energica.
 
Come e quando ti sei avvicinato alla musica?
Il primo avvicinamento alla musica e agli strumenti risale all’infanzia, quando in casa di parenti ascoltavo musica e dischi , e giocavo con chitarre o qualsiasi cosa suonasse.

Chi sono i tuoi artisti di riferimento?
In primis c’è Vasco , col quale sono cresciuto, e di cui ammiro le straordinarie capacità comunicative . Nell’ambito italiano femminile, allo stesso tempo adoro la poesia,
raffinatezza e sensibilità di Elisa. Per gli stranieri, spazio dai Queen ai Pink Floyd, dai Linkin Park ai Foo Fighters e 30 Second to Mars. Ma in generale cerco di andare oltre i generi, ed apprezzare la musica per quello che trasmette al di là dello stile. Se è buona è buona…

Come nascono le tue canzoni?
Tutte nascono da un’intuizione, che spesso mi sorprende in momenti inaspettati. Magari mentre guido, mentre sono in ascensore, senza alcuna logica . Appunto subito un memo vocale sul cellulare e fisso quel momento prima di perderlo, dimenticarlo . Poi appena
posso sviluppo una prima stesura della canzone in casa con chitarra o pianforte, per poi passare all’ arrangiamento e preproduzione in studio.

Cosa ne pensi del panorama musicale odierno?
È molto variegato. Ci sono artisti che stimo, e sono felice portino buona musica ancora nel mainstream . Anche per quelli che meno sono nelle mie corde, comunque penso diano
qualcosa al pubblico, e questo di per sè è comunque un aspetto positivo.
 
Parliamo del tuo nuovo singolo. Come è nato? E che riscontro sta avendo con il pubblico?
“Che ti manca” è nato in modo molto spontaneo, è un brano profondo, sincero. Sta ottenendo riscontri positivi, tra quelle persone ricettive, che si trovano allineate in quello che racconto. Stanno condividendo, streammando e aiutando il brano a crescere e diffondersi.
Sono felice della crescita che sto vivendo in questo momento.

Ci sarà un album in arrivo? Cosa ci puoi anticipare al riguardo?
È da molto che dovevo pubblicare un disco intero, e finalmente tra poco sarà disponibile.
Si intitolerà per l’appunto “Senza tempo”, per via dei lunghi rimandi , ma anche perché
raccoglie canzoni e singoli scritti molto tempo fa (come “Mai Più”) , e al contempo canzoni nate poche settimane fa (come la title-track “Senza tempo”). Oltre a riassumere il concetto che queste mie canzoni non seguono particolarmente le mode del momento, ma sono a sè, al di lá del tempo.
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