DORALE: il suo rap si intitola “Immaturo”

Una prima pubblicazione ufficiale ampiamente anticipata dai singoli “Red Sky”, “Rossa”, “Chiama” e “Montecarlo” e firmata dalla label OLD SKUUL Records che porta a casa anche featuring del calibro di Elebiz, Milly Maggiore, Nara. “Immaturo” è un titolo assai forte per un’opera prima che attinge al rap metropolitano di stili primigeni il suo vero sangue, il gusto del flow alla ricerca anche di melodie pulite e ben equilibrate. La nuova scena italiana sembra cibarsi di tutto questo mondo che alla strada torna con uno stile più ricco e decisamente più maturo.

Ascoltiamo “Immaturo” in questo tempo assurdo che stiamo vivendo e ci sembra un lavoro anacronistico. Non solo nell’estetica ma anche e soprattutto nelle liriche. Torniamo indietro nel tempo e non lo fai con un piglio di nostalgia ma con molta coerenza con il presente. Non so cosa ne pensi…
Io sono molto affascinato dal passato.
Le nostre generazioni stanno vivendo nell’era della rapidità,dove tutto è sempre a portata di mano,il che fa risparmiare tempo ma d’altro canto svaluta molto le cose.
Questo lo si vede nelle routine come nella musica,infatti un lavoro molto impegnativo e lungo come quello della produzione di un album viene valutato con delle semplici visualizzazioni che ne determineranno agli occhi degli altri la bellezza o meno.
Quindi io penso che bisogni trovare il giusto compromesso tra la tecnologia e l’umanità, tra l’intelligenza artificiale e quella delle persone.

E se ho inteso bene, come ci sei riuscito e da cosa derivano queste scelte?
Dal mio carattere credo.

Chi è DORALE? Chi si nasconde dietro un moniker? Una maschera di scena o un artista che somiglia a chi sei ogni giorno?
Io cerco di essere il più reale possibile anche se molte volte la timidezza o le situazioni mascherano leggermente il nostro essere.

Bella la copertina di questo disco e immagino te l’abbiano detto in molti. Bella soprattutto perché distante dal concetto del disco, sai?
In realtà c’è una sorta di contraddizione tra La Rosa un fiore già sbocciato e l’essere immaturo, ma forse è la consapevolezza di essere immaturi che ci fa capire che stiamo crescendo.

Dal vivo?
Per ora ho fatto semplicemente un live di presentazione del mio album, credo che sia la maniera più bella di far ascoltare le proprie canzoni, che si riempiono di emozioni e anche gli errori diventano cose positive.

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