In "Ed ecco la libertà", il nuovo singolo di Biagio Andrea, emerge un racconto intimo sulla fine di una relazione. Il brano cattura con poesia il senso di smarrimento e la liberazione che seguono l'addio, esplorando il dolore e la ricerca di pace interiore. Biagio Andrea, con la sua voce profondamente empatica, trasmette la complessità emotiva di questo momento, offrendo agli ascoltatori una melodia che risuona con autenticità e vulnerabilità. Un brano che celebra la resilienza e la capacità umana di rinascere dalle ceneri delle esperienze passate.
Ciao Biagio Andrea, presentati ai nostri lettori.
Ciao, sono Biagio Andrea sono un infermiere di giorno e un cantante allo smonto. Sono un cantautore, scrivo brani di matrice pop rock e nei miei testi cerco di trasmettere le mie analisi sulle diverse cose che mi accadono.
Come e quando ti sei avvicinato alla musica?
Ho sempre scritto poesie fin da quando ero piccolo. Poi a 21 anni decisi di studiare canto. Ad un certo punto ho provato ad unire le due passioni e così, mi trovai a scrivere la mia prima canzone, Ne Odio né Rancore. L’esperienza mi piacque, così feci di continuare.
Chi sono i tuoi artisti di riferimento?
Sono diversi. Da de Andrè a Rino Gaetano. Da Daniele Silvestri a Niccolò Fabi. Potrei anche citare Paolo Conte o anche i Nomadi. Probabilmente sono talmente tanti che potremmo stare qui fino a domani.
Come nascono le tue canzoni?
A volte torno a casa e mi accorgo che nella mia testa c’è un silenzio tremendo. Prendo un foglio, una penna e inizio a scrivere. Le prime parole sono forzate. Man mano che continuo la scrittura esce e come un gomitolo lanciato si srotola. Il silenzio va via, rimane un testo. Qualche volta diventa canzone.
Cosa ne pensi del panorama musicale odierno?
È sicuramente un momento particolare per la musica. Il nuovo avanza, cambia il concetto di musica e definirlo è sempre più complesso. Ci si aggrappa a dei personaggi che dominano la scena, nel frattempo però gli artisti emergenti chiedono espressione artistica. Sicuramente in questo momento ci si fanno tante domande a riguardo. La mia idea è che la musica è espressione della cultura del momento, essendoci tanta confusione, la scena musicale è confusa e si sta cercando un ordine.
Parliamo del tuo nuovo singolo. Come è nato? E che riscontro sta avendo con il pubblico?
Ad un certo punto, nella vita di ognuno di noi, si tira una summa di ciò che si è fatto. Credo sia necessario per dare un seguito al nostro futuro. Ed ecco la libertà, parla delle difficoltà che ho avuto, di quanto complesso è stato trovare la serenità, di come le domande si accavallassero e come binari all’orizzonte sembrassero dare una soluzione, ma che in realtà è solo pura illusione, perché sono le domande stesse a generare il problema . Ed ecco la libertà è la mia ricerca della felicità.
Le persone che l’hanno ascoltato, hanno apprezzato molto il brano e per chi mi ha seguito in passato, l’hanno valutato come un miglioramento della mia capacità compositiva.
Ci sarà un album in arrivo? Cosa ci puoi anticipare al riguardo?
Sicuramente posso dirti che continuerò a scrivere, non so se sarà un album o un ep. Ma ci sarà sicuramente altro. Ti posso dire di seguirmi su Spotify e su Instagram per rimanere aggiornato .