Partiamo dalle elementari: facevo parte di una corale. I maestri ci tenevano tanto a questo loro progetto che ci portarono pure a cantare nel teatro della Regina a Londra. Da lì credo sia iniziata una certa passione o almeno il primo contatto.
Le cose si sono fatte serie alle superiori, quando con alcuni compagni di scuola (tra cui il Maestro Pellegrini, chitarrista degli Zen Circus) formammo gli Walrus. Uscimmo con l’etichetta Garrincha Dischi (lo Stato Sociale), facemmo un sacco di concerti in su e in giù per l’Italia pubblicando i primi lavori. Da questa e molte altre bellissime esperienze (Mandrake e Sinfonico Honolulu su tutte), è nata la mia passione che mi ha fatto diventare il musicista che sono oggi.
L’autoradio dei miei genitori passava tanta bella musica. Tra questa c’era Lucio Dalla. La sua musica è stata trasferita dall’autoradio dei miei a quello mio. Un amore viscerale che porto anche in scena insieme a Tommaso Novi, Giulia Pratelli e Luca Guidi con lo spettacolo “come è profondo il mare”.
Tra gli artisti di riferimento ci sono sicuramente Sufjan Stevens o i The Strokes o per rimanere in casa, adoro Giovanni Truppi e Samuele Bersani.
Parto spesso da un piccolo trauma che che vivo e che sto assorbendo. Inizio a scrivere come un flusso di coscienza nel mio quadernino. Da quello che ho scritto a volte trovo parole o frasi che riesco poi a mettere in musica. Alcuni brani sono davvero difficili da portare avanti perché il più delle volte, accidenti a me, vado a parlare di cose molto profonde. Per cui è difficile arrivare in fondo. Ma insomma poi ce la faccio.
Qualche anno fa con la mia band i Mandrake, capitò di aprire il concerto al The Cage Club di Livorno dei Big Sir, duo meraviglioso composto da Lisa e Juan Alderete (bassista dei Mars Volta).
I Mandrake sul palco portavano, oltre a strumenti “pop”, anche strumenti provenienti dalla classica come il contrabbasso e la viola. Lisa venne rapita dalle nostre canzoni e dai nostri arrangiamenti. Noi rimanemmo di stucco quando scoprimmo il suo talento sul palco (la sua voce ci aveva già rapito prima di arrivare al concerto). Timidamente le proposi di mandarli qualcosa. In poche parole, durante un viaggio negli States con due amici, ci ospitò a casa sua a Los Angeles. Le avevo già mandato delle cose ma ancora non avevamo iniziato a lavorare. Lì mi fece capire che avremmo potuto farlo e che lei non vedeva l’ora di iniziare. Qualche mese dopo nel secondo disco dei Mandrake appariva una canzone “Two Young Lovers” con il suo feat. Vi invito ad andarla a cercare. C’è anche un meraviglioso video su youtube.
Nel settembre 2017 la mia città, Livorno, fu colpita da una tremenda alluvione. 8 morti e danni incalcolabili alle abitazioni.
Un numero incalcolabile di persone scese dalle proprie abitazioni per andare ad aiutare chi era stato più sfortunato. Si creò una vera e propria comunità.
Mi ricordo che saremmo stati un centinaio in un cortile di un condominio di Ardenza (uno dei quartieri più colpiti) a spalare, togliere il fango, spostare brandelli di marciapiedi arrivati chissà da dove. Operavamo tutti in silenzio, in sintonia, senza prevaricazioni.
Da lì è nata la canzone.
Non vorrei anticiparvi molto. Vi dico solo che si chiamerà Scoprire e che uscirà a Novembre. Io non vedo l’ora di darli vita perché è tanto tempo che giro intorno a queste 8 canzoni.
