Jessica Tozzato torna con “Road House”, un singolo che profuma di strada, di libertà e di quelle emozioni che si inseguono mentre tutto corre un po’ troppo veloce.
La cantante veneta, cresciuta tra vinili rock e maratone di MTV, continua a modellare un percorso pop personale e riconoscibile, in cui la voce e l’immaginario si intrecciano per dare forma a storie che parlano a tutti.
“Road House” nasce da una penna d’eccezione, quella di Namida, e Jessica lo fa suo con naturalezza, trasformandolo in una sorta di colonna sonora ideale per un viaggio dopo una discussione, quando serve aria, distanza e un briciolo di lucidità. Il pubblico lo sta accogliendo con entusiasmo, confermando l’immediatezza e la forza emotiva del brano.
In questa intervista per Effetto Musica, Jessica ripercorre le sue origini musicali, le influenze che l’hanno formata e il modo in cui trasforma emozioni reali in canzoni capaci di colpire. E, tra una risposta e l’altra, lascia intravedere anche ciò che arriverà prossimamente.
Ciao Jessica, presentati ai nostri lettori.
Ciao! Sono Jessica Tozzato, vengo dalla provincia di Venezia e sono una cantante pop. La musica per me è tutto, a volte riempie completamente le nostre giornate, altre volte resta solo un sottofondo, ma è comunque qualcosa di cui nessuno riesce davvero a fare a meno. Ha la capacità di parlare a ciascuno di noi, di emozionarci e raccontarci.
Ed è proprio questo che cerco di fare con la mia musica, condividere emozioni, far sognare e, quando serve, anche far divertire.
Come e quando ti sei avvicinata alla musica?
La musica fa parte della mia vita da sempre. Da bambina in casa giravano vecchi vinili rock e io passavo ore incantata davanti a MTV, ipnotizzata dai videoclip che scorrevano uno dopo l’altro. Un giorno chiesi in regalo il “Canta Tu” e da quel momento è partito tutto.
Chi sono i tuoi artisti di riferimento?
Sono cresciuta ascoltando i grandi del pop, Michael Jackson, Britney Spears, Beyoncé. Ognuno di loro mi ha lasciato qualcosa. Ultimamente però mi ispiro molto a The Weeknd, ogni suo brano riesce a costruire atmosfere diverse e magnetiche.
Come nascono le tue canzoni?
Le mie canzoni nascono da emozioni autentiche, da quei sentimenti che tutti abbiamo provato almeno una volta. Mi piace trasformare le emozioni in musica e poterle condividere. Spero sempre che chi ascolta possa riconoscersi in ciò che racconto e sentirsi il protagonista.
Cosa ne pensi del panorama musicale odierno?
Trovo che la scena italiana oggi sia incredibilmente variegata. In base al mio umore posso sempre trovare l’artista giusto da ascoltare, e questa è una ricchezza enorme. Mi piace vedere come molti musicisti guardino all’internazionalità, contaminando i propri suoni ma rimanendo fedeli alla tradizione e alla potenza delle parole italiane.
Parliamo del tuo nuovo singolo. Come è nato? E che riscontro sta avendo con il pubblico?
Il pezzo è stato scritto da Namida, un’artista straordinaria. È stato amore a primo ascolto, quando l’ho sentito ho pensato immediatamente “questo è mio!”. Nella mia testa, è la tipica canzone che parte alla radio mentre percorri una highway americana, magari subito dopo una discussione con la persona che ami. Ha quel sapore di viaggio, di fuga, di ricerca di un po’ di respiro.
Al momento sto ricevendo davvero tanto sostegno dal pubblico e non potrei esserne più felice.
Ci sarà un album in arrivo? Cosa ci puoi anticipare al riguardo?
Sto lavorando ad altri brani e non vedo l’ora di farveli ascoltare. Prometto che vi terrò aggiornati!

