Con “Lungo il fiume”, Claudio Serrano firma un brano che mescola atmosfere estive e introspezione. La canzone racconta il contrasto tra la bellezza di una notte illuminata dalle luci di una fiera e il senso di disconnessione del protagonista con il mondo che lo circonda. Tra momenti di calore e fugaci conforti, emerge il desiderio di trovare una via di fuga da una realtà che sembra non appartenergli più, trasformando l’esperienza musicale in un piccolo viaggio interiore capace di toccare ogni ascoltatore.
Ciao Claudio, presentati ai nostri lettori.
Ciao a tutti, sono Claudio Serrano un musicista folk romano, ho trentaquattro anni
Come e quando ti sei avvicinato alla musica?
Non riuscirei a definire un momento preciso, non c'è un periodo in cui la musica non abbia fatto parte della mia vita. Come per tanti altri come me, nati nei primi anni 90, non era inusuale trovare vecchi stereo con giradischi nelle case, quindi non era difficile approcciarsi alla musica.i primi dischi e i primi ascolti sono stati quelli, da molto piccolo. La musica ha il potere se glielo permetti, di trascinarti in luoghi che neanche hai mai immaginato e per un bambino un po introverso come me, questo tipo di stimoli erano perfetti. Più avanti, poi, intorno ai 14 anni, ho cominciato anche ad approcciarmi alla chitarra e da lì è nato poi il mio percorso di musicista.
Chi sono i tuoi artisti di riferimento?
Le mie influenze artistiche sono diverse. Spaziano dal rock al blues al soul al country al folk. Se dovessi fare nomi direi Van Morrison,Bob Dylan, Bruce Springsteen,Woody guthrie, ma ce ne sono tanti altri, i grandi chitarristi, le grandi band del passato.
Come nascono le tue canzoni?
Non saprei definire con certezza da dove nascono le mie canzoni. La musica per me è una forma di linguaggio e un qualcosa che pratico ogni giorno come abitudine, che sia suonare o scrivere o semplicemente ascoltare. Non sai mai quando una melodia, o una situazione di vita, ma anche un pensiero scritto su un quaderno, può trasformarsi in una canzone.
Cosa ne pensi del panorama musicale odierno?
La scena musicale è molto variegata e in questo momento, ce n'è veramente per tutti i gusti.Mi piace molto la piega che sta prendendo la scena country e blues negli stati uniti e in inghilterra, ci sono musicisti giovani incredibilmente bravi che scrivono canzoni molto belle e riescono ad avvicinare un pubblico giovane e non avvezzo a questo tipo di musica. C'è Billy Strings per citarne uno, Marcus King, Christone Ingram. In italia anche, mi sembra che piano piano il cantautorato e la musica suonata dal vivo stiano tornando di moda e mi fa molto piacere.
Parliamo del tuo nuovo singolo. Come è nato? E che riscontro sta avendo con il pubblico?
Lungo il fiume è stata scritta una sera, quaderno e pianoforte. Cercavo un modo di raccontare me stesso e gli scenari che fanno parte della mia vita ma anche un po' della vita di tutti. Di fatto, lungo il fiume è il racconto di una lunga notte d'estate a Roma, con la sua frenesia, con i suoi personaggi, le sue contraddizioni. Ci sono vite che si incrociano, c'è chi corre, chi si perde cercando qualcosa, chi scappa,chi ce la fa, chi rimane indietro o semplicemente chi si gode la serata. Il protagonista sa di trovarsi dal lato sbagliato della notte e, alla ricerca di una vita migliore, tenta una fuga disperata fuori dalla città e dalle luci della festa, ormai scadute.Il pubblico sta reagendo bene, è molto apprezzata quando la suoniamo dal vivo e sui social mi sembra che chi ci si approccia ne rimane entusiasta.
Ci sarà un album in arrivo? Cosa ci puoi anticipare al riguardo?
In questo momento siamo in fase contrattuale, stiamo cercando di capire cosa sia meglio fare, ma c'è tanto materiale, tante canzoni, tanta musica che aspettano di essere suonate e alcune che ho già registrato in studio che aspettano di essere completate. Oltre a questo, dovrebbe uscire prossimamente un altro singolo inedito, che abbiamo registrato nei mesi scorsi.