Disponibile in libreria e negli store digitali, “Tempo, col mio amante stronzo”, il nuovo romanzo di Raffaele Guadagno edito da Nino Bozzi Editore, un racconto autentico e toccante che esplora la fragilità della vita e la forza necessaria per rinascere.
Un viaggio emotivo attraverso i meandri della vita di Raffaele Guadagno, un uomo che, in un giorno come tanti, si trova improvvisamente di fronte all'imponderabile: un ictus sconvolge il suo mondo. Ma la sua storia non è solo personale, è lo specchio di un'Italia che si confronta con le sfide della sanità pubblica, delle famiglie che si stringono attorno ai propri cari, e di un sistema ospedaliero in cui medici e associazioni lottano non solo per salvare vite, ma per preservare la dignità e il futuro di chi si trova a dover ricominciare da capo. È un racconto "italiano" che riflette l'Italia stessa e i suoi figli, traditi e poi salvati, giorno dopo giorno, Governo dopo Governo.
Tutto cambia in una notte, quando il buio si fa padrone e la vita di Raffaele rimane appesa a un filo. Dopo il momento critico, in cui la sottile linea tra la vita e la morte diventa palpabile, Raffaele affronta la realtà con coraggio e determinazione. La riabilitazione diventa il nuovo cammino da percorrere, affrontando con fatica e a denti stretti i cambiamenti fisici ed emotivi che l'ictus ha portato con sé, e talvolta desiderando persino la fine. Come dice sua figlia Matilde: "Non si tratta solo di ictus cerebrali, ma di ictus esistenziali". La sessualità, l'aspetto fisico, l'uso delle parole e del proprio corpo si trasformano, e Raffaele si trova costretto a imparare a vivere una nuova vita in un nuovo corpo.
Raffaele Guadagno è nato nel 1964 a Santa Maria a Vico (CE) e risiede a Todi. Dopo aver completato gli studi, ha intrapreso la carriera nel settore della Giustizia, distinguendosi rapidamente per la sua abilità e dedizione. Fin da giovane ha nutrito una profonda passione per le indagini e i processi giudiziari, che lo ha spinto a perseguire una carriera all'interno del Ministero della Giustizia. Nel corso della sua carriera ha studiato, e in alcuni casi seguito in prima persona, alcuni dei più rilevanti casi di cronaca giudiziaria, sia in Italia che all'estero.
In pensione da oltre quattro anni, Raffaele Guadagno è attualmente Presidente di Alice Biella, un'associazione nazionale che si occupa di persone colpite da ictus, una causa che sostiene con grande impegno, essendo egli stesso un sopravvissuto all'ictus. Continua a ispirare gli altri con il suo esempio e la sua dedizione a questa causa.
Nel marzo 2018, insieme a Alvaro Fiorucci, ha pubblicato il suo primo libro, Il Divo e il giornalista. Giulio Andreotti e l'omicidio di Carmine Pecorelli: frammenti di un processo dimenticato (Morlacchi, 2018), in cui il processo per l’omicidio del giornalista Carmine Pecorelli diventa il simbolo di un Paese intrappolato in una rete di sangue e misteri. Nel 2021, sempre in collaborazione con Alvaro Fiorucci, ha pubblicato La Scomparsa di Adinolfi (Castelvecchi), che indaga la misteriosa scomparsa del magistrato Adinolfi, noto per i casi di fallimenti eccellenti, e in cui emergono collegamenti con la Banda della Magliana, sentenze manipolate e i servizi segreti.
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