"Milano" di Mani è un brano che cattura l'anima dell'amore in ogni sua sfumatura. La canzone trasmette emozioni profonde e coinvolgenti, avvolgendo l'ascoltatore in un intreccio di romanticismo e delicatezza. La capacità di dipingere l'amore attraverso gesti semplici, uniti a immagini quotidiane che diventano simboli di un legame speciale, è straordinaria. La bellezza della vita condivisa emerge in modo potente, mentre la città di Milano diventa un palcoscenico perfetto per questa storia d'amore, come se ogni angolo della città contribuisse a rendere unica e indimenticabile questa esperienza musicale.
Ciao Mani, presentati ai nostri lettori.
Ciao a tutti! Mi chiamo Marco, in arte Mani, e sono un cantautore di 24 anni di Ancona.
Come e quando ti sei avvicinato alla musica?
Mi sono avvicinato alla musica da piccolo, grazie a mio padre. Cantavamo a squarciagola le canzoni dei grandi del cantautorato italiano che mettevamo in radio. Eravamo pieni di dischi e li sapevamo tutti a memoria. È iniziato tutto per gioco e successivamente non ho mai più smesso. Così ho iniziato a prendere lezioni di musica ed a proseguire il percorso musicale.
Chi sono i tuoi artisti di riferimento?
Non posso non citare Lucio Dalla, De Gregori e Ornella Vanoni. Con loro sono cresciuto, hanno accompagnato la mia infanzia e per questo li considero i miei pilastri di riferimento. Ma tra le mie influenze ci sono anche Brunori Sas, Giorgio Poi e Damien Rice.
Come nascono le tue canzoni?
Dipende, ogni canzone ha il suo processo di nascita e crescita. Di solito scrivo prima il testo, che di getto inaspettatamente termino. Altre volte, comincio con la musica, grazie ad un giro di accordi o tramite una melodia che mi viene in mente. Poi, di conseguenza, lavoro sulla parte armonica.
Cosa ne pensi del panorama musicale odierno?
Mi piace molto il panorama musicale italiano, poiché trovo che sia un terreno fertile per la creatività e l'originalità. Numerosi artisti emergenti stanno abbracciando un approccio innovativo, sfidando le convenzioni e creando una varietà di suoni freschi e autentici. La diversità di generi presenti testimonia l'eclettismo e la ricchezza della scena musicale italiana odierna.
Parliamo del tuo singolo. Come è nato? E che riscontro sta avendo con il pubblico?
“Milano” è una canzone semplice e gentile. È nata attorno ad un giro di quattro accordi di chitarra acustica e racconta di una storia d’amore quotidiana. Con un testo esplicito e diretto, la città fa da sfondo alla vicenda, attraverso delle immagini quasi cinematografiche. Un amore universale, vissuto sulla pelle di chiunque, per questo sta riscontrando un feedback molto positivo dal pubblico.
Ci sarà un album in arrivo? Cosa ci puoi anticipare a riguardo?
Ci sono poche certezze nella vita, ma questo è sicuro. “Milano”, assieme agli ultimi due singoli usciti, farà parte di un futuro disco al quale sto lavorando.