Gionathan ci racconta il nuovo singolo “Mojito”


“Mojito”
è il nuovo singolo di Gionathan e Neja, attualmente disponibile in radio e in digitale. Il brano racconta la vita quotidiana di una coppia moderna alle prese con i problemi della convivenza, con un testo fresco, ironico e pieno di riferimenti alla cultura pop contemporanea. Estivo come il cocktail di cui porta il nome, il ritmo disco pop non è il solito beat da tormentone, ma un misto elegante di groove funk e soluzioni musicali non scontante.
 
Per l’occasione abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lui. Buona lettura!
 
Ciao, presentati ai nostri lettori.
Ciao a tutti. Mi chiamo Gionathan (sia all'anagrafe che su Spotify) e sono un ragazzo a cui piace creare cose che facciano stare bene se stesso e gli altri.
Faccio il cantautore, ma anche il videomaker, il producer musicale e l'organizzatore di eventi live.
Vorrei poter avere la possibilità di pettinarmi (e non solo) in stile Bruno Mars ma purtroppo la genetica non mi ha regalato questa gioia.
Mio figlio mi considera il suo maestro jedi e io lo addestro quotidianamente nelle vie della forza.
Ho uno studio di registrazione super attrezzato ma delle dimensioni di una cabina armadio :-)
 
Come e quando ti sei avvicinato alla musica?
Beh, diciamo che la musica si è avvicinata a me naturalmente, anzi, era già lì ad aspettarmi prima che io nascessi.
Mio padre è un cantautore e chitarrista di grande talento. Ricordo che da bimbo andavo con lui alle prove e ai live della band che aveva fondato. Da bambino la mia cameretta e il suo studietto erano nella stessa stanza ed ogni sera mi addormentavo accompagnato dalla sua chitarra classica. Poi quello studio si è trasferito e, anno dopo anno, attrezzato sempre di più (anche se le dimensioni non sono cresciute, eheheh) fino a diventare il luogo in cui ancora oggi registro.
Durante gli anni delle superiori o poco prima, in quella fase della vita in cui si scoprono gli artisti e dischi (intorno all'anno 5 avanti Spotify) che poi ti influenzano per sempre, ho cominciato a suonare il basso, l'armonica a bocca e a prendere le prime lezioni di canto; con alcuni compagni di classe ho messo su una band e cominciato a suonare in giro. Da lì a breve la cosa si sarebbe fatta più seria e professionale e da allora non ho mai smesso di crederci, cercando sempre di crescere ed evolvermi... Ed eccomi qui!
 
Chi sono i tuoi artisti di riferimento?
La musica oggi è molto contaminata e i generi si mischiano continuamente. I miei riferimenti sono sempre stati gli artisti black, quelli hiphop, soul, r&b, funk, ma anche le band pop rock, amo ascoltare tante cose anche diverse. I nomi da fare sono davvero vari, si va dagli U2 ai Coldplay, dai mosti sacri Eric Clapton, Stevie Wonder, Marvin Gaye, ad artiste donne come Beyonce o H.E.R., anche se i due che mi divertono di più oggi sono Bruno Mars e Anderson.Paak. Poi c'è una valanga di musica indipendente che ogni giorno esce in streaming e che suona in maniera pazzesca!
 
Come nascono le tue canzoni?
A volte si parte da un'idea di melodia e di testo cantato, molto più di frequente comincio con la produzione musicale e il testo arriva dopo.
In passato cercavo sempre di partire nella composizione da un concept, mi dicevo "voglio parlare di questo", oggi lo faccio di meno, lascio che siano la musica e le parole a fluire naturalmente verso una determinata direzione, a volte mi capita di vedere questo concept generarsi automaticamente davanti a me mentre scrivo, le parole arrivano e semplicemente butto giù... è qualcosa di difficile spiegazione, un qualcosa a metà strada tra l'inconscio e il pensiero cosciente.
Qualcuno la chiama ispirazione, altri dicono che le canzoni non si scrivono, sono già nell'aria, bisogna solo andarle a prendere.
 
Cosa ne pensi del panorama musicale odierno?
Trovo che ci sia un fermento pazzesco, anche qui in Italia, anche solo nella mia città. Il livello medio delle produzioni, a partire da quelle degli artisti completamente sconosciuti al grande pubblico, si è alzato parecchio. C'è tanta anche voglia di live e di musica originale (finalmente!).
Chi ha testa di cercare, oggi può trovare il suo prossimo cantante preferito a pochi metri da casa propria.
Purtroppo di contro lo spazio non è tanto e quel poco è davvero affollato e competitivo oppure semplicemente blindato; di conseguenza il problema diventa ovvio: un artista oggi per potersi far veramente ascoltare deve essere in grado di (e avere il tempo per) ricoprire da solo il ruolo di un intero team (autore, produttore, fonico, agente di booking, manager, addetto stampa, discografico, social media manager) o in alternativa avere a disposizione un budget spropositato per poter assumere un singolo professionista per ogni compito.
 
Parliamo del tuo nuovo singolo. Come è nato? E che riscontro sta avendo con il pubblico?
"Mojito" ha una genesi molto particolare, unica rispetto al resto delle cose che ho pubblicato, è sicuramente il pezzo con la gestazione più lunga in assoluto fra tutti quelli che ho scritto fino ad oggi. E' cominciato con un'idea di melodia che è nata mentre guidavo in moto anni fa, nel tragitto che porta da casa mia allo studio di registrazione di un mio amico, ma di quella melodia non è rimasto praticamente nulla. Avevamo registrato una demo, che poi è rimasta nel cassetto. Ogni tot però questa canzone spuntava fuori, quasi a chiedermi di essere "lavorata"; e così ho fatto, in più step successivi, a volte a distanza di anni, il prototipo di "Mojito" è uscito dal cassetto per evolversi ad ogni ritocco, prendendo una nuova imprevedibile forma ogni volta che le mie mani e quelle degli amici artisti di cui ho il piacere di circondarmi, l'hanno presa per rielaborarla e contaminarla, fino ad arrivare a quella che state ascoltando.
Quando mi appuntai su una nota del cellulare le frasi dell'ultima versione del testo, non avrei mai immaginato che alla fine quelle parole sarebbero state cantate da una hit-maker come Neja, la queen della Italodance, l'artista di "Restless" e di altri successi da milioni di copie. Con questo singolo ci siamo voluti semplicemente divertire ed è successo, sia in sala mentre la registravamo, che nello studio di posa durante le riprese del clip. La coppia di "Mojito" funziona perchè i due non si prendono troppo sul serio e lo stesso abbiamo fatto noi, perchè in fondo siamo entrambi veramente così, non abbiamo davvero dovuto inventarci nulla. Quel giorno a Milano è stato qualcosa che somigliava più ad una grigliata di famiglia che ad una giornata di lavoro (stanchezza finale a parte) e sinceramente non so dire se ho sorriso di più girando il video o montandolo.
I primi feedback del pubblico sulla canzone sono molto incoraggianti, sono sincero, abbiamo ricevuto in poche ore una valanga di commenti super positivi.
Speriamo che presto il direttore musicale di qualche network radiofonico ci dia la possibilità di farlo arrivare a più ascoltatori possibili!
 
Ci sarà un album in arrivo? Cosa ci puoi anticipare al riguardo?
Il mio ultimo album "Anima Libera" è uscito recentemente, sia in versione digitale che in CD o vinile (acquistabile anche sul mio sito ---> www.gionathan.com), quindi non abbiamo in previsione un'altra uscita nel breve periodo, anche se ultimamente stiamo fornando diversi singoli che sicuramente prima o poi confluiranno in un album, o forse addirittura in due dischi, uno in italiano e uno in inglese.
Al momento il prossimo step a breve termine è il tour estivo che mi porterà in giro in full band per l'Italia e non solo.

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