HLFMN: una doppia faccia per ogni cosa della vita

Un disco come “Double Mirror” porta con se non solo il bisogno ma anche la legittimazione di investigare l’opera sotto mille altri punti di vista ugualmente concreti, soggettivi e anche privati e non solo personali. Il producer romano HLFMN (ovvero Half Man) torna con un disco che unisce l’analogico al digitale, la Terra degli uomini al futuro delle macchine. Ecco il suo “Double Mirror”, ecco il suo suono che va affrontato con la libertà di chi sa concedersi l’ignoto e il non prevedibile incontro/scontro tra realtà apparentemente distanti, anzi agli antipodi direbbe qualcuno.

Partirei dai nomi che mi hanno sempre affascinato. “Tellurika". Perché la “k”? Perché la terra? Perché il suono digitale?
“Tellurika” è nata dopo il disastroso terremoto del 2016, avvenuto nel parco nazionale dei Monti Sibillini; anche se abito sulla costa ho sempre trascorso i miei fine settimana passeggiando tra le vette di questo affascinante parco e quando ho saputo del disastro che era avvenuto è stato un duro colpo per me. È davvero un pensiero disturbante sapere di vivere al di sopra di forze cosi devastanti, quindi questo brano rappresenta un modo per “esorcizzare”, in una sorta di rituale moderno, queste energie che si muovono nell’ombra.

E poi il “mezzo uomo”… l’altra metà dove la collochi?
Mezzo uomo può avere una connotazione negativa, io l’ho sempre inteso come “metà-uomo”…metà uomo e metà ignoto; la mia maschera rappresenta il dualismo materia/coscienza , 
dove la metà colorata rappresenta il mondo materiale mentre la metà nera rappresenta il mistero insondabile della coscienza; secondo questa visione l’uomo decide dentro di se come dovrà essere il mondo esteriore...
anche se nella vita di tutti i giorni assistiamo quasi sempre al fenomeno opposto (gli eventi esterni modificano il nostro stato di coscienza) .

Spiritualità, moti percussivi, l’Africa molto nei retrogusti… ma anche la metropolitana spietata e il futuro. Nel presente cosa vedi? Terra o robotica?
Stiamo assistendo ad un accelerazione incredibile in fatto di tecnologia, ma allo stesso tempo molte persone si ritirano dalle città per andare a vivere in campagna magari coltivando il proprio cibo…
Guardando la cosa da una prospettiva più ampia sembra che ci sia sempre un equilibrio tra i due aspetti, equilibrio secondo me indispensabile.

E di questa maschera, nera e multicolore… quale ti somiglia nella quotidianità?
Direi che oscillo tra i due aspetti continuamente, il mondo esteriore delle “cose” ed il mondo interiore dei pensieri e delle emozioni.

“Double Mirror” mi riporta anche a quel famoso “Sliding Doors”… un poco ripeschiamo anche quel concetto li?
Forse hai colto nel segno; il concetto di Sliding Doors però faceva più riferimento alle azioni, mentre il doppio specchio fa riferimento ai pensieri e, più in generale, agli stati di coscienza (che determinano quale futuro ogni individuo andrà a sperimentare).

Dal vivo quale metà porti in scena?
Mi piace portarle entrambe ;)

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