“Mio Marito” il primo singolo e video di Lepre


Esce oggi, giovedì 3 marzo, “Mio Marito”, il primo singolo e video di Lepre. “Mio Marito”, è la storia di un’esperienza, un racconto di vita e di libertà in cui le melodie pop si lasciano consapevolmente contaminare da parti più sperimentali che riescono a svincolare la musica di Lepre dal bisogno di definirsi in un unico genere.

Non è un volto nuovo nel panorama musicale quello di Lorenzo Lemme, in arte Lepre, che esordisce come cantautore con questo brano, che anticipa il suo album di debutto da solista in arrivo a maggio. Batterista, cantante, percussionista, rumorista, da quando è bambino Lepre non ha mai smesso di suonare: la musica è la sua salvezza, il suo sfogo.

Muove i primi passi nella scena musicale romana con il progetto LeSigarette e dal 2016 è al fianco di Lucio Leoni, come batterista e membro stabile della sua band.
 
LEPRE PARLA DEL BRANO “MIO MARITO”
Dovevo recarmi a Berlino partendo da Roma in furgone. Per ammortizzare i costi cercai su BlaBlaCar delle persone con cui condividere il viaggio. Organizzammo il tragitto e pochi giorni dopo ci mettemmo in viaggio.
All’altezza di Monaco di Baviera ci fermarono in autostrada per dei semplici controlli. Due dei ragazzi che viaggiavano con me, molto giovani, non avevano i documenti in regola; ci portarono quindi alla centrale di polizia e dopo un interrogatorio mi dichiararono in stato di fermo, con l’accusa di “tratta di esseri umani”.
Mi concessero una telefonata: chiamai la mia compagna, che gestì questa situazione con amore ed intelligenza.
Subito dopo mi portarono in carcere, una notte in cella di isolamento.
La mattina successiva mi rilasciarono dopo un veloce processo.
Non credo molto al matrimonio, odio il patriarcato e non sono mai sicuro di nulla. Ma dato che esiste il divorzio, al mio rientro decidemmo di sposarci. Se mi arrestano o se sto male, la prima persona che verrà contattata sarà lei… e viceversa. E se poi non ci va più, si può sempre divorziare.
Le esperienze sono tutte preziose se si riesce a farne tesoro. Sono riuscito ad accettare molte cose che mi sono accadute, e mi sento fortunato per questo.
Il brano è uscito fuori molto velocemente. Non avevo mai pensato di scrivere una canzone su questa storia, ma quando ho capito che poteva essere interessante da raccontare c’è voluto poco tempo perché si scrivesse così com’è ora.
Il giro di accordi risolve solo alla fine… risolve in do, anche se il do prima non c’è mai… è come se fosse sottinteso.


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