Con il loro nuovo singolo "Notte loca", i Lumied ci invitano a riflettere sul coraggio di vivere il presente, di affrontare le proprie insicurezze e di lanciarsi in nuove esperienze, sia in amore che nelle relazioni. Il trio apulo-romano, formato da Luana, Michele ed Edoardo, nasce dalla passione condivisa per la musica e dall'incontro di mondi diversi: quello della musica, del teatro e dell'insegnamento. In un periodo storico segnato da incertezze, i Lumied si propongono con un sound fresco e positivo, ispirato agli anni '90, e una visione della musica come strumento per superare le paure e abbracciare la bellezza dell'impegno e delle emozioni.
Abbiamo parlato con loro del loro percorso musicale, delle influenze che li guidano e del messaggio che vogliono trasmettere con il loro ultimo singolo.
Ciao ragazzi, presentatevi ai nostri lettori. Come e quando vi siete avvicinati alla musica?
Ciao siamo i LUMIED un trio apulo-romano. ? La passione per la musica è insita in noi sin da bambini, specie per Luana che ricorda di aver preso parte alle selezioni dello Zecchino d’Oro in tenera età e di aver iniziato a cantare e quindi appassionarsi alla musica con il coro polifonico della sua scuola primaria. Pian piano è maturata affrontando gli studi presso un’accademia di canto per Luana, e per Michele e Edoardo è stato un colpo di fulmine avvenuto durante la pandemia dove volevano re- inventarsi (provengono dal mondo del teatro) e così hanno ben pensato di creare una canzone, una hit che donasse gioia e spensieratezza in quel periodo, invitando a cantare con loro Luana e così è iniziata la loro avventura!
Chi sono i vostri artisti di riferimento?
Sicuramente tutti gli artisti degli anni ’90 ma soprattutto quelli che hanno e sanno trasmettere la nostra stessa energia da cui abbiamo preso spunto, tipo gli 883, Lunapop, Jovanotti ecc ecc.
Come nascono le vostre canzoni?
Sicuramente dai nostri stati emotivi, perché nella scrittura porti sempre qualcosa che fa parte di te e se non lo vivi in prima persona, comunque fai tuo tramite empatia. In questo brano abbiamo proprio empatizzato con la quotidianità che ci circonda e che esprimeva questa esigenza/paura delle relazioni, dell’impegno.
Cosa ne pensate del panorama musicale odierno?
È un panorama musicale molto variegato, con tante proposte, tanti anche fuochi di paglia, è difficile entrarci e restare sulla vetta…. Tanta competizione ma forse poco valore; ecco vorremmo sicuramente un ritorno a testi che esprimano un messaggio, un bel valore; un po’ quello che cerchiamo di fare noi ma con sound “leggero”.
Parliamo del vostro nuovo singolo. Come è nato? E che riscontro sta avendo con il pubblico?
Nasce proprio dalla quotidianità che viviamo tutti i giorni, ma soprattutto dall’affiancare i giovani di oggi con la nostra professione anche di insegnanti che svolgiamo. Spesso abbiamo sentito tra i nostri ragazzi o anche amici della paura dell’impegnarsi, di tessere relazioni, di lasciarsi andare, perché magari può finire male. C’è questo sentimento contrastante oggigiorno, tra il viversi il momento e il volere qualcosa di più. Il nostro messaggio è quello comunque di provarci, di cogliere l’attimo e di non avere paura dell’amore, delle relazioni e di impegnarsi, perché magari può scoprirsi essere un’esperienza meravigliosa. Dobbiamo constatare che sta avendo un buonissimo riscontro in ogni target di pubblico e speriamo continui così!!!
Ci sarà un album in arrivo? Cosa ci potete anticipare al riguardo?
Il progetto di un futuro imminente sono i nostri due singoli che usciranno a breve e che assieme a Notte Loca vogliamo far esplodere questa estate. Più che album parliamo di altri due nuovi singoli in arrivo.