Oggi ci immergiamo nel mondo di Angelo Iannelli, autore del suggestivo brano "Vicini Margini". Attraverso la fusione di sogni e realtà, il cantautore ci guida in una relazione vissuta al di fuori dei confini convenzionali, un'esperienza sospesa tra passato e presente.
Sentivo il bisogno di richiamare il concetto di rifugio, di nido, dell’arte come cura per i mali della società. Forse è questo il concetto principale che sta dietro a questo brano…
Dal punto di vista degli arrangiamenti credo che abbiamo fatto un ottimo lavoro nel miscelare il mondo folk con quello indie pop contemporaneo. In realtà qui le ispirazioni sono state poche, ho cercato di creare qualcosa di “nuovo”, di originale e di personale, ma comunque al servizio della fruibilità.
Ho letto talmente tanto e visto così tanti film negli ultimi anni che davvero non saprei dire quale possa essere stata una particolare ispirazione inconscia, o se ci sia stata. Credo che la letteratura, il cinema e le altre arti servano proprio per crearsi un mondo personale, uno stile originale, delle peculiarità stilistiche che sono fondamentali per un artista, soprattutto oggi dove le produzioni musicali, i testi, le melodie e gli arrangiamenti sono davvero troppo simili tra loro, così tanto simili da far venire il sospetto che dietro alcune attività artistiche non ci sia una vera e necessaria pulsione vitale, ma soltanto un narcisistico desiderio di apparire.
La parte più impegnativa e interessante, piena di studio, di sfide e di tentazioni, è stato il lungo viaggio nel mondo degli effetti, dei riverberi soprattutto, sui quali è stato fatto un lavoro molto ricercato.
Sarà qualcosa di contemporaneo, ma allo stesso tempo vorrà essere metastorico.