Alla scoperta de 'Il Varco Nel Vuoto': intervista esclusiva con i Sarneghera?

 

In questa intervista con i Sarneghera? ci addentreremo nelle profondità del nuovo EP "Il Varco Nel Vuoto", il secondo capitolo dell'entusiasmante trilogia "Tales from the Lake".
 
Ciao ragazzi! Come è nata l'idea di combinare la leggenda della Sarneghera con la vostra musica?
La Sarneghera è una tempesta che arriva improvvisamente sul lago d’Iseo e con la Sarneghera  condividiamo l’abitudine ai cambi di tempo improvvisi. La nostra band viene da Iseo e ci è venuto naturale unire l’amore per la musica pesante a quello per la tempesta. 
 
La vostra musica è spesso descritta come una tempesta sonora. In che modo cercate di catturare l'energia di una tempesta nel vostro sound?
Proveniamo da gruppi punk e hard-core metal quindi ci siamo formati musicalmente intorno a quel tipo di sonorità. I gruppi che hanno influenzato il nostro modo di suonare sono band come Mastodon, Converge, Tool, Refused e Dillinger Escape Plan. Senza la pretesa di inventare qualcosa di mai sentito prima stiamo cercando una nostra via a queste sonorità soprattutto cercando di evitare i cliché del genere e creando un’identità ben riconoscibile. Per questo abbiamo deciso di creare un concept album diviso in tre episodi e di cantare in una lingua inventata 
 
Parlateci del vostro coinvolgimento con il dottor Vanderlei e la misteriosa maschera. Come avete scoperto questa connessione tra la vostra musica e la maschera?
Una strana maschera è stata trovata sulla riva del lago dopo un nubifragio dal Dr Vanderlei. Dopo una serie di esperimenti in cui ha cercato di sollecitare lo strano artefatto con delle onde radio ha scoperto che la maschera si attiva se sottoposta a musica energica e incalzante. I Sarneghera sono stati ingaggiati con il solo scopo di attivare la maschera con la loro musica
 
Qual è stata l'ispirazione dietro "Dr Vanderlei - Tales from the Lake Volume I" e cosa possiamo aspettarci da "Il Varco Nel Vuoto - Tales from the Lake Volume II"?
Il primo episodio è legato alla capacità della maschera di possedere chiunque la indossi costringendolo a parlare una strana lingua che sembra un frullato di diversi linguaggi terrestri. Si tratta di un goffo tentativo di qualche intelligenza lontana di sintonizzarsi sul nostro linguaggio per comunicare con noi.
Nel secondo episodio la maschera prende maggior autonomia, alcune parole diventano più comprensibili e anche il messaggio che arriva dallo spazio profondo sembra più chiaro.
In due occasioni è stato possibile tradurre in italiano le parole provenienti dall’universo, ascoltatevi “Prima i terrestri” o “L’universo è una parte di me” se questa storia vi ha incuriosito
 
Infine, cosa ci riserva il futuro per i Sarneghera? Avete in programma tour o nuove collaborazioni che volete condividere con i vostri fan?
Non abbiamo dei fan ma qualche fanatico che ci segue c’è. Per fanatico intendiamo un appassionato in modo viscerale di qualcosa, al limite con il lato nerd della faccenda.   Ci rivolgiamo ad una platea fatta di astrofili, appassionati di fantascienza, metallari, punk, amanti dei tempi dispari, del lato strano della musica o degli spettacoli di luce. Abbiamo un po’ di date in giro: Brescia, Milano, Padova e Treviso. Basta controllare su facebook o instagram. Se siete interessati al “weird side of the moon” vi aspettiamo ad un nostro live.
L’universo è una parte di noi.
Siamo abitati nella testa.

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