Sintonizzatevi per un'immersione nell'arte e nella creatività di Subaru e
scoprite cosa si cela dietro questa canzone.
Ciao, presentati ai nostri lettori.
Ciao! Sono Lorenzo, in arte Subaru, ho 23 anni e scrivo canzoni!
Come e quando ti sei avvicinato alla musica?
Da bambino avevo un approccio molto superficiale alla musica, in casa non se ne ascoltava molta se non un po’ la radio in auto. Al liceo è cambiato tutto in modo naturale, ho ascoltato vari generi cercando di capirli meglio, mi piace sviscerare tutto ciò che mi interessa. Niente mi ha colpito come il rap però, per l’importanza che dà al testo, sia a livello di contenuto che di tecnica.
Chi sono i tuoi artisti di riferimento?
Cerco di imparare un po’ da tutti. Quelli che ho ascoltato di più sono sicuramente Rkomi di cui adoro la penna e Fabri Fibra, mi piacciono gli album giovanili in cui sento emozioni più forti e comunque mi è sempre piaciuto come sta sulla base.
Come nascono le tue canzoni?
Le mie canzoni sono tutte dei collage: ci sono dentro un po’ di barre che scrivo alla fermata del bus, alcuni pensieri che ho sotto la doccia, frasi che mi ha detto qualche amico che mi sono rimaste impresse etc. Raccolgo un po’ di materiale e penso a un’emozione di fondo e un’atmosfera che vorrei dare al brano, poi mi metto a scrivere e unisco un po’ di quello che ho da parte con quello che viene sul momento. Non c’è sempre lo stesso punto di partenza, a volte è un concetto, a volte una semplice ripetizione di suono che mi piace.
Cosa ne pensi del panorama musicale odierno?
Che è frutto della domanda del mercato, come tanti altri ambiti odierni. Il mainstream viene visto come la gallina dalle uova d’oro e entrarci spesso vuol dire diluire le proprie idee a favore di ciò che funziona, che non sempre è un male. È interessante vedere come alcuni riescano ad adattarsi mantenendo la propria identità. Anche nell’underground non è tutto oro, comunque io cerco di fare il più possibile lo spettatore pirandelliano, sono solo contento di poter osservare. Il panorama attuale è anche estremamente vario se si ha voglia di cercare, credo ci sia un posto per tutti.
Parliamo del tuo nuovo singolo. Come è nato? E che riscontro sta avendo con
il pubblico?
Tram nasce proprio ad una fermata del tram, in un momento ormai di routine per me: la corsa persa. Nel paese da cui vengo i tram non ci sono, quindi sono una cosa relativamente nuova per me, quello che posso dire è che li invidio perché hanno un conducente, dei binari e dei fili, tutti dediti a portarli nella direzione giusta, mentre io cerco ancora di capire la mia. Tornando a noi, circa un anno fa, dopo aver perso il tram mi sono fermato ad osservare quello che mi circondava ed è lì che ho pensato alla canzone: in questi ultimi anni ho vissuto Torino come una città molto dinamica, ci sono tanti orari da rispettare, tutti sono sempre di fretta, lo scenario urbano è molto attivo tra mezzi, locali, biciclette e luci della città. È proprio questa “danza” che ho cercato di rappresentare nel testo e anche nella produzione di Neura.
Ci sarà un album in arrivo? Cosa ci puoi anticipare al riguardo?
Per ora non credo ci sarà un album, penso i tempi siano prematuri sia artisticamente sia a livello di marketing. Forse più in là ci sarà un EP ma non c’è ancora nulla di sicuro, per ora posso dire che ci saranno sicuramente altri brani in uscita molto presto e che probabilmente tirerò qualcosa fuori anche sui miei canali social!
Ciao! Sono Lorenzo, in arte Subaru, ho 23 anni e scrivo canzoni!
Da bambino avevo un approccio molto superficiale alla musica, in casa non se ne ascoltava molta se non un po’ la radio in auto. Al liceo è cambiato tutto in modo naturale, ho ascoltato vari generi cercando di capirli meglio, mi piace sviscerare tutto ciò che mi interessa. Niente mi ha colpito come il rap però, per l’importanza che dà al testo, sia a livello di contenuto che di tecnica.
Cerco di imparare un po’ da tutti. Quelli che ho ascoltato di più sono sicuramente Rkomi di cui adoro la penna e Fabri Fibra, mi piacciono gli album giovanili in cui sento emozioni più forti e comunque mi è sempre piaciuto come sta sulla base.
Le mie canzoni sono tutte dei collage: ci sono dentro un po’ di barre che scrivo alla fermata del bus, alcuni pensieri che ho sotto la doccia, frasi che mi ha detto qualche amico che mi sono rimaste impresse etc. Raccolgo un po’ di materiale e penso a un’emozione di fondo e un’atmosfera che vorrei dare al brano, poi mi metto a scrivere e unisco un po’ di quello che ho da parte con quello che viene sul momento. Non c’è sempre lo stesso punto di partenza, a volte è un concetto, a volte una semplice ripetizione di suono che mi piace.
Che è frutto della domanda del mercato, come tanti altri ambiti odierni. Il mainstream viene visto come la gallina dalle uova d’oro e entrarci spesso vuol dire diluire le proprie idee a favore di ciò che funziona, che non sempre è un male. È interessante vedere come alcuni riescano ad adattarsi mantenendo la propria identità. Anche nell’underground non è tutto oro, comunque io cerco di fare il più possibile lo spettatore pirandelliano, sono solo contento di poter osservare. Il panorama attuale è anche estremamente vario se si ha voglia di cercare, credo ci sia un posto per tutti.
Tram nasce proprio ad una fermata del tram, in un momento ormai di routine per me: la corsa persa. Nel paese da cui vengo i tram non ci sono, quindi sono una cosa relativamente nuova per me, quello che posso dire è che li invidio perché hanno un conducente, dei binari e dei fili, tutti dediti a portarli nella direzione giusta, mentre io cerco ancora di capire la mia. Tornando a noi, circa un anno fa, dopo aver perso il tram mi sono fermato ad osservare quello che mi circondava ed è lì che ho pensato alla canzone: in questi ultimi anni ho vissuto Torino come una città molto dinamica, ci sono tanti orari da rispettare, tutti sono sempre di fretta, lo scenario urbano è molto attivo tra mezzi, locali, biciclette e luci della città. È proprio questa “danza” che ho cercato di rappresentare nel testo e anche nella produzione di Neura.
Per ora non credo ci sarà un album, penso i tempi siano prematuri sia artisticamente sia a livello di marketing. Forse più in là ci sarà un EP ma non c’è ancora nulla di sicuro, per ora posso dire che ci saranno sicuramente altri brani in uscita molto presto e che probabilmente tirerò qualcosa fuori anche sui miei canali social!