Quattro chiacchiere con Teddy


Quattro chiacchiere con Antonio Tedesco, in arte TEDDY, cantautore classe 2000, che si avvicina alla musica sin da piccolo grazie a suo padre, che, riconoscendo in lui una dote canora importante, gli fece conoscere i più grandi cantautori italiani, consigliandogli poi di coltivare questa sua passione anche prendendo lezioni di canto pop.
In seguito, ispirandosi ai più grandi artisti internazionali e non, si avvicina alla scrittura, iniziando il suo percorso da cantautore con il nome d’arte “TEDDY”, abbreviazione allegorica del suo vero cognome che i suoi amici gli hanno attribuito per il suo modo di essere sempre gentile e disponibile con tutti. 
L’artista fa parte della scuola di alto perfezionamento canoro RC VOCE PRODUZIONE diretta da Cecilia Cesario e Rosario Canale.

Ciao Teddy, presentati ai nostri lettori. Come e quando ti sei avvicinato alla musica?
Mi sono avvicinato alla musica da bambino, quasi per caso, fin da piccolo cantavo perché mi faceva stare bene, poi ho iniziato a nutrire un interesse più profondo ed ho iniziato a studiare, sapendo di essere capace in quello che stavo facendo.

Chi sono i tuoi artisti di riferimento?
Ad oggi ricerco molto l’ispirazione oltreoceano, Justin Bieber è forse l’artista che prendo più di riferimento, non tralascio però la musica italiana, Mahmood, Blanco, Mengoni per passare ad Olly, artista giovanissimo che ammiro molto.

Come nascono le tue canzoni?
Le mie canzoni nascono principalmente per una necessità personale, quando ho bisogno di svuotare la mente dal sovraffollamento dei pensieri, scrivo e racconto le mie storie sulle note di un iPhone o su un foglio, trovo un beat dove poter incastrare tutto ed è fatta. Un po’ come giocare coi lego.

Cosa ne pensi del panorama musicale odierno?
Penso ci siano artisti che nel tempo rimarranno e diventeranno, insieme alle loro canzoni, intramontabili, in generale poi, penso che ci sia musica per tutti i gusti, l’unica cosa che mi spaventa è con quanta facilità quest’ultima cambi.

Parliamo del tuo nuovo singolo. Come è nato? E che riscontro sta avendo con il pubblico?
Il mio nuovo singolo è nato dallo sfogo di una relazione finita, una di quelle dove si brucia se stessi pur di poter dare tutto all’altra persona, quel “tutto” che purtroppo però non è bastato.
Devo dire che il pubblico c’è ed è presente, grazie a questo brano sono arrivato alle orecchie di tanti ascoltatori che prima non sapevano chi fossi, posso solo esserne felice.

Ci sarà un album in arrivo? Cosa ci puoi anticipare al riguardo?
Se ci sarà o meno un album, questo è ancora tutto da vedere, quel che posso dire è che sto già lavorando a nuova musica che non vedo l’ora di poter far ascoltare

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