Pambianchi ci racconta il suo ultimo singolo "Fiume"


“Fiume” è il nuovo singolo di
Pambianchi, attualmente disponibile in radio e in digitale. Se in Sorgente, il suo primo singolo, ha raccontato come ha trovato la luce nel momento più buio della sua vita, Fiume racconta invece di quel momento. Il brano riflette sull’importanza di un nome, che racchiude tutta la nostra essenza e continua a farci vivere attraverso i ricordi delle altre persone
 
Per l’occasione abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lui. Buona lettura!
 
Ciao, presentati ai nostri lettori.
Ciao! Mi chiamo Gregorio Pambianchi, in arte Pambianchi, e sono un cantautore ferrarese indipendente di 26 anni. 

Come e quando ti sei avvicinato alla musica?
Da piccolino, grazie a mia mamma che mi portava con sé quando cantava nel coro della chiesa e a mio papà che acquistava tantissimi CD degli artisti più famosi. Inoltre, in casa si guardavano sempre canali e programmi TV dedicati alla musica come MTV, Top of the Pops e Festivalbar.

Chi sono i tuoi artisti di riferimento?
Per il mio attuale progetto sono Paola & Chiara e Gabry Ponte, gli artisti che amo e che apprezzavo di più quando ero bambino. Mi ispiro anche a tutti gli altri artisti che ho ascoltato e ascolto abitualmente.

Come nascono le tue canzoni?
Dipende dalle occasioni. Di solito mi viene in mente una melodia, per caso o per via di qualche suono sentito in giro; la registro sul telefono e a partire da quella sviluppo una canzone. Altre volte parto da un titolo o un tema che voglio trattare, penso a tutte le canzoni che conosco con un sound adatto e le uso come riferimento per scrivere i miei brani. Mi capita anche di sentire canzoni bellissime che diventano per me una sorta di obiettivo; cerco di raggiungere un risultato simile, ma facendo qualcosa di completamente diverso.

Cosa ne pensi del panorama musicale odierno?
Vediamo... il pop va avanti con semplici interpreti che non hanno nulla da dire e cantano canzoni scritte da altre 20 persone (sempre le stesse). Progetti a cui manca spesso un messaggio, una rincorsa a ciò che fa tendenza, musica prodotta in serie per alimentare un mercato saturo. Gli emergenti, che spuntano come funghi, imitano male chi fa già le stesse cose, ma meglio, invece di provare a distinguersi. Anche perchè se provi a fare qualcosa di diverso ti guardano storto come se fossi un appestato. Il risultato è che tutto suona uguale. La musica indie insieme alla trap sono il nuovo mainstream commerciale, gli altri generi non pervenuti al di fuori di nicchie specifiche.Il termine "indie" ha assunto un significato improprio per classificare quella che alla fine è musica "alternativa" (o pop fatto male e cantato pure peggio, dipende dai punti di vista). Questo finisce per tagliare fuori da varie playlist, pagine e reti di informazione tutti coloro che sono effettivamente indipendenti, ma fanno generi diversi. Ci sono artisti "indipendenti" che di indipendente non hanno nulla, miracolati che a prescindere dalla qualità della loro musica hanno copertura stampa, date live e quote fisse nelle playlist editoriali di Spotify. La critica (quella negativa non c'è) e le radio si fanno influenzare da pressioni dall'alto, se non per qualche eccezione che seguo con piacere come Fiume, Monina o Silvestrin. I talent sono una farsa. Lo streaming sta distruggendo la musica e il suo valore, ma nessuno fa qualcosa per cambiare la situazione. È un sistema marcio, poco trasparente, che campa solo di apparenza. Difficile pensare qualcosa di positivo di fronte a tutto questo.

Parliamo del tuo nuovo singolo. Come è nato? E che riscontro sta avendo con il pubblico?
Fiume è nato per descrivere un periodo buio a seguito di una relazione finita. Mi sentivo annegare in questo flusso di pensieri e dubbi negativi, perciò ho deciso di raccontarlo esattamente per come l'ho vissuto. Ho ampliato il tema parlando anche del tempo che passa, dei ricordi e della paura di essere dimenticati come persone e artisti. Non faccio grandi numeri e la cosa non mi stupisce, sono consapevole di proporre qualcosa che va nella direzione opposta rispetto a tutto quello che va di moda e farsi conoscere è difficile, a meno di non spendere una fortuna in promozione sui social. Onestamente non sono nemmeno in grado di valutare se, con i mezzi a mia disposizione, i risultati siano buoni. Ma vedo che nonostante il genere la mia musica viene apprezzata da persone di tutte le età e il messaggio arriva a destinazione. La mia soddisfazione viene dalle persone che mi scrivono o mi dicono di aver apprezzato il brano ed essersi ritrovate in quello che racconto. Ho avuto qualche riscontro positivo anche da fonti esterne e imparziali, quindi sono contento.

Ci sarà un album in arrivo? Cosa ci puoi anticipare al riguardo?
Ancora non so bene che forma prenderà questo progetto, l'imprevedibilità fa parte della sua essenza. Ci saranno altri singoli che dopo Sorgente e Fiume continueranno il corso d'acqua. Il prossimo sarà qualcosa di diverso e inaspettato.




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