Intervista al cantautore Fabio Martorana


Siciliano di nascita, formato a Roma e abitante di Latina, classe 1981, ingegnere, cantautore, attore, imprenditore.
Fabio Martorana ha iniziato il suo percorso di studi prima al Teatro Siciliano come attore, musicista e cantante e successivamente presso l’Accademia Professione Artisti.
Frequenta corsi di perfezionamento, masterclass e laboratori con varie metodologie di apprendimento.
Ha conseguito due lauree, una in Scienze Della Formazione e l’altra in Ingegneria Civile.
Ha una grande passione per gli animali, ed in particolare per i cani, infatti viene spesso visto in compagnia del suo fedele dobermann, e ha anche conseguito il brevetto di addestratore cinofilo.
Ha all’attivo numerose performance teatrali e cinematografiche, tra cui la produzione di un proprio film “Oltre le nostre vite”, presente su tutte le piattaforme di streaming digitale. Vanta, inoltre, molteplici partecipazioni in programmi tv nazionali, ed è stato testimonial in vari spot pubblicitari (per ultimo lo spot di Iliad), e ha all'attivo cinque singoli.

Abbiamo incontrato Fabio Martorana per saperne di più sul nuovo singolo “Un senso che non vorrei”. 

Ciao, presentati ai nostri lettori.
Ciao a tutti, sono Fabio Martorana. Sono un ingegnere, un imprenditore e un cantautore da sempre appassionato e innamorato della musica. 

Come e quando ti sei avvicinato alla musica?
Mi sono avvicinato alla musica da bambino, guardando per la prima volta una chitarra. Da lì, all’età di 13 anni, ho iniziato a far parte di un gruppo in cui suonavamo le Cover dei Nirvana. Poi ho dovuto lasciare la mia città e, trasferendomi, ho iniziato ad intraprendere gli studi di ingegneria. Nel 2021 nasce “Anima Bianca”, colonna sonora del mio film “Oltre le nostre vite”. Da quel momento la mia musica non si è più fermata. 

Chi sono i tuoi artisti di riferimento?
Da ragazzo ero innamorato dei Nirvana, dei Led Zeppelin, dei Pink Floyd e di Bob Dylan. Sono stati dei punti di riferimento molto importanti e significativi per me. La mia musica però la definisco originale dall’inizio alla fine, in quanto rappresenta me e la mia persona. Ascoltando molto la musica, italiana e internazionale, cerco di immagazzinare tutto ciò che mi potrebbe essere utile e poi lo rielaboro, in base alle mie emozioni. 

Come nascono le tue canzoni? 
Le mie canzoni nascono dalla voglia di esprimere le mie emozioni e di condividerle con il pubblico che mi ascolta. Ognuna di esse ha una storia a cui sono molto legato. In particolar modo il mio singolo “L’Essenza migliore”, che ho dedicato a mia figlia con la speranza di lasciarle nell’anima un segno indelebile di me. 

Cosa ne pensi del panorama musicale odierno?
Il panorama musicale odierno ci offre di tutto ed è molto vario. Personalmente tende molto a rappresentare l’artista o comunque la società in cui viviamo. Per questo a volte potrebbe risultare anche esagerato nell’esposizione, ma sicuramente rappresenta la verità e la vita vissuta delle persone.  

Parliamo del tuo nuovo singolo. Come è nato? E che riscontro sta avendo con il pubblico?
“Un senso che non vorrei” è nato in quanto era molto forte la voglia di poter esprimere quelle sensazioni contraddittorie che proviamo quando ci troviamo in una relazione e quando, invece, finisce una storia d’amore e viviamo solo nel ricordo di ciò che essa era. 

Ci sarà un album in arrivo? Cosa ci puoi anticipare al riguardo?
Sicuramente è in progetto l’uscita di un album che possa racchiudere la mia musica. Per ora posso solo anticiparvi l’uscita del mio quinto singolo dedicato a mio fratello Antonio.

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