Ho iniziato gli studi di piano classico a 12 anni e subito dopo ho iniziato a cantare. I miei primi live si sono svolti dentro la 126 rossa di mia madre con la quale ascoltavo e cantavo a squarciagola Gianni Morandi e i Beatles mentre andavamo a fare la spesa.
Queen, Beatles, Lucio Dalla, Califano e Kurt Elling per non parlare di Calvino, Dante Alighieri, Mozart e tutti gli artisti che adoro.
Tutto quello che scrivo nasce dall’esigenza di sfogarmi. Metto su carta tutto quello che potrei dire ad uno psicologo. La cosa positiva è che poi diventa una canzone che mi fa bene e fa stare bene anche gli altri
Posso dire di non essere d’accordo con tutti quelli che: “la musica di prima era meglio”, “non ci sono più gli artisti di una volta” ecc ecc. Di musica “bella e musica “brutta” ce n’è stata in passato, c’è oggi e ci sarà in futuro. Penso che il livello del pop sia molto cresciuto negli ultimi anni. I nostri producer hanno fatto enormi passi in avanti e stiamo diventando un esempio per l’Europa. Ci saranno sì cantanti meno intonati e “portati vocalmente” di prima, ma il livello delle produzioni è arrivato alle stelle.
“Anche se non conviene” è nato da una delusione. Non so se sia stato deluso o sia stato io a deludermi, fatto sta che da una storia del genere, sia riuscito a cacciarci una canzone che la gente canta perché sente sua.
Era un brano che inizialmente volevo buttare perché non sentivo potenziale. Portato in studio da Luigi Tarquini “Etrusko” e Federico Fontana “Phonez”, ha cambiato completamente faccia.
Da: “questo lo butto” a “questo esce come singolo” il passo è stato breve.
Ci sarà un album in arrivo? Cosa ci puoi anticipare al riguardo?
Si, ci sarà un album e sarà pieno di storie come queste. Brani molto diversi tra loro ma uniti da un fil rouge di testi e suoni. Prodotto da Luigi Tarquini “Etrusko” e Federico Fontana “Phonez”, per l’etichetta Lapop, uscirà probabilmente dopo l’estate e sarà anticipato da un nuovo singolo che uscirà a breve.