“Saremo calore” è il nuovo singolo di Francesco Giordano,
un brano che descrive l’importanza e la dolcezza che ognuno di noi può
dimostrare all’altra persona nel vero significato dell’amore.
La nostra
intervista al cantautore marchigiano.
Ciao
Francesco, presentati ai nostri lettori.
Ciao, sono Francesco Giordano, ho 24 anni e sono un cantautore. Scrivo testi per canzoni dall'età di 18 anni circa e dal 2018 ho intrapreso la strada del cantautorato dedicandomi oltre che hai testi, anche e soprattutto alla musica. Studio canto dall'età di 14 anni e pratico lezioni di pianoforte e composizione classica da circa 3 anni. Ogni giorno cerco di approfondire sempre di più l'espressione del mio linguaggio musicale sia per arrivare in maniera più diretta al pubblico e sia per essere più chiaro con me stesso. È iniziato tutto molto per caso quando una sera, all'oratorio del mio quartiere, presi il microfono ed iniziai a cantare "HOME" di Michael Buble. Nei giorni successivi mi contattò una cara amica di famiglia e mi chiese se avessi voluto partecipare ad un concerto di beneficenza per la fame in Africa. Senza tergiversare accettai e mi esibii in questo teatro.
Come e
quando ti sei avvicinato alla musica?
Mi sono avvicinato al mondo della musica già da molto piccolo durante l'infanzia ascoltando brani di noti cantautori italiani storici; durante l'estate mi esibivo in delle gare di karaoke all'interno di villaggi turistici. Un giorno mi esibii nell'oratorio della mia parrocchia vicino casa a Loreto, cantai una canzone di Michael Buble, in quel momento una signora mi propose di partecipare ad un concerto di beneficenza nella mia città ed io senza pensarci su due volte accettai l'invito e partecipai a quella serata. Da quella situazione iniziai successivamente a prendere lezioni di canto, studio del pianoforte e scrittura delle canzoni pop.
Chi sono i
tuoi artisti di riferimento?
Potrei elencare una marea di artisti ma vi cito quelli principali secondo il mio parere. Alcuni di questi sono Lucio Battisti, Angelo Branduardi, Claudio Baglioni e Fabrizio De André. Nel panorama estero posso citare fondamentalmente due nomi: Elton John e Freddie Mercury.
Come
nascono le tue canzoni?
Le mie canzoni nascono delle esperienze di tutti i giorni, da avvenimenti passati e fatti che accadono nel presente. Prendono vita anche da delle mie visioni futuristiche in merito alla vita e alle possibili opportunità che si potrebbero verificare in un determinato periodo. I sogni sono la mia costante forma d'ispirazione. Il sonno, la quiete, ma anche gli ambienti caotici e rumorosi possono permettermi di scrivere un determinato pezzo. Prima ragiono sempre sulla melodia, motivo ecc. Poi decido l'argomento da trattare. Creo il testo e assemblo il tutto.
Cosa ne
pensi del panorama musicale odierno?
La musica è sempre in continua evoluzione, personalmente sono più affezionato ad uno stile di cantautorato classico anni 60/70/80. Trovo giusto sperimentare e ricercare la modernità in qualsiasi settore; per quanto riguarda la musica è bene aggiornarsi sempre su quali sono le logiche del mercato e quali sono i suoi funzionamenti, tutto sta nella scelta dell'artista se desidera voler seguire una moda o fare della propria musica un'arte prima di tutto personale e che lo rappresenti e poi successivamente trasmettere questa parte di se agli altri. L'unico accorgimento che mi sento in grado di esprimere riguarda la produzione artistica di un brano. Ultimamente, tramite social, radio ed altri emittenti di comunicazione, ascolto nella maggior parte dei casi delle basi prodotte completamente attraverso l'utilizzo un computer, del tutto elettroniche. Questa cosa mi rattrista perché credo fermamente nella mano e nella genialità del musicista umano. Ascoltare un brano, arrangiato da un'orchestra o da una band o da un semplice pianista, è molto più toccante ed emozionante di una produzione realizzata da un pc.
Parliamo
del tuo nuovo singolo. Come è nato? E che riscontro sta avendo con il pubblico?
Ho scritto questo brano nell’autunno del 2021 mentre stavo ripensando a dei ricordi amorosi
di vecchia data con una persona a me particolarmente cara. Tutto questo mi ha riportato indietro nel tempo, nei ricordi e nei bei momenti passati con lei. La nostalgia e la malinconia presero il sopravvento. Grazie a queste due sensazioni e all’aiuto della musica sono riuscito ad estrapolare una melodia degna di ciò, dando vita successivamente alla canzone “SAREMO CALORE". Il pubblico è entusiasta del singolo, le critiche sono state positive ed esaltanti; molte persone si ritrovano nei miei testi e trovano le melodie molto rilassanti, soavi ed esplosive. I complimenti fanno sempre piacere.
Ci sarà un
album in arrivo? Cosa ci puoi anticipare al riguardo?
Assolutamente, entro la fine dell'anno uscirà per intero il mio primo album dal titolo "SFUMATURE" costituito da ben 10 brani.
Ciao, sono Francesco Giordano, ho 24 anni e sono un cantautore. Scrivo testi per canzoni dall'età di 18 anni circa e dal 2018 ho intrapreso la strada del cantautorato dedicandomi oltre che hai testi, anche e soprattutto alla musica. Studio canto dall'età di 14 anni e pratico lezioni di pianoforte e composizione classica da circa 3 anni. Ogni giorno cerco di approfondire sempre di più l'espressione del mio linguaggio musicale sia per arrivare in maniera più diretta al pubblico e sia per essere più chiaro con me stesso. È iniziato tutto molto per caso quando una sera, all'oratorio del mio quartiere, presi il microfono ed iniziai a cantare "HOME" di Michael Buble. Nei giorni successivi mi contattò una cara amica di famiglia e mi chiese se avessi voluto partecipare ad un concerto di beneficenza per la fame in Africa. Senza tergiversare accettai e mi esibii in questo teatro.
Mi sono avvicinato al mondo della musica già da molto piccolo durante l'infanzia ascoltando brani di noti cantautori italiani storici; durante l'estate mi esibivo in delle gare di karaoke all'interno di villaggi turistici. Un giorno mi esibii nell'oratorio della mia parrocchia vicino casa a Loreto, cantai una canzone di Michael Buble, in quel momento una signora mi propose di partecipare ad un concerto di beneficenza nella mia città ed io senza pensarci su due volte accettai l'invito e partecipai a quella serata. Da quella situazione iniziai successivamente a prendere lezioni di canto, studio del pianoforte e scrittura delle canzoni pop.
Potrei elencare una marea di artisti ma vi cito quelli principali secondo il mio parere. Alcuni di questi sono Lucio Battisti, Angelo Branduardi, Claudio Baglioni e Fabrizio De André. Nel panorama estero posso citare fondamentalmente due nomi: Elton John e Freddie Mercury.
Le mie canzoni nascono delle esperienze di tutti i giorni, da avvenimenti passati e fatti che accadono nel presente. Prendono vita anche da delle mie visioni futuristiche in merito alla vita e alle possibili opportunità che si potrebbero verificare in un determinato periodo. I sogni sono la mia costante forma d'ispirazione. Il sonno, la quiete, ma anche gli ambienti caotici e rumorosi possono permettermi di scrivere un determinato pezzo. Prima ragiono sempre sulla melodia, motivo ecc. Poi decido l'argomento da trattare. Creo il testo e assemblo il tutto.
La musica è sempre in continua evoluzione, personalmente sono più affezionato ad uno stile di cantautorato classico anni 60/70/80. Trovo giusto sperimentare e ricercare la modernità in qualsiasi settore; per quanto riguarda la musica è bene aggiornarsi sempre su quali sono le logiche del mercato e quali sono i suoi funzionamenti, tutto sta nella scelta dell'artista se desidera voler seguire una moda o fare della propria musica un'arte prima di tutto personale e che lo rappresenti e poi successivamente trasmettere questa parte di se agli altri. L'unico accorgimento che mi sento in grado di esprimere riguarda la produzione artistica di un brano. Ultimamente, tramite social, radio ed altri emittenti di comunicazione, ascolto nella maggior parte dei casi delle basi prodotte completamente attraverso l'utilizzo un computer, del tutto elettroniche. Questa cosa mi rattrista perché credo fermamente nella mano e nella genialità del musicista umano. Ascoltare un brano, arrangiato da un'orchestra o da una band o da un semplice pianista, è molto più toccante ed emozionante di una produzione realizzata da un pc.
Ho scritto questo brano nell’autunno del 2021 mentre stavo ripensando a dei ricordi amorosi
di vecchia data con una persona a me particolarmente cara. Tutto questo mi ha riportato indietro nel tempo, nei ricordi e nei bei momenti passati con lei. La nostalgia e la malinconia presero il sopravvento. Grazie a queste due sensazioni e all’aiuto della musica sono riuscito ad estrapolare una melodia degna di ciò, dando vita successivamente alla canzone “SAREMO CALORE". Il pubblico è entusiasta del singolo, le critiche sono state positive ed esaltanti; molte persone si ritrovano nei miei testi e trovano le melodie molto rilassanti, soavi ed esplosive. I complimenti fanno sempre piacere.
Assolutamente, entro la fine dell'anno uscirà per intero il mio primo album dal titolo "SFUMATURE" costituito da ben 10 brani.