Uncle Muff: scopriamo l'essenza di "Old Blue Back"


Nel cuore di ogni brano c'è una storia da raccontare, un'emozione da esplorare e un viaggio da compiere. Con "Old Blue Back", gli Uncle Muff ci hanno condotto attraverso un paesaggio sonoro intriso di profondità e significato. Questo brano offre un'esperienza unica, un affresco di suoni che cattura l'anima e invita alla riflessione.
 
Potete raccontarci come e quando è nata la vostra band?
Gli Uncle Muff nascono 15 anni fa da un’idea di un gruppo di amici musicisti che dopo aver suonato per molti anni in varie formazioni di vario genere, decidono di avventurarsi nel mondo della musica originale. Fin dalle prime prove iniziammo a sperimentare la meraviglia della scrittura dei testi e della musica abbandonando un po’ alla volta le cover fino ad arrivare ad un repertorio interamente firmato Uncle Muff.
 
Chi sono gli artisti che vi hanno ispirato e influenzato maggiormente nel vostro percorso musicale?
Tutti i membri della band ascoltano tanta musica diversa ma tutti convergiamo su tre nomi che hanno per ognuno di noi costituito una parte importante della crescita musicale: Tom Wait, Nick Cave e Neil Young. Artisti molto diversi tra loro che, nella carriera, sono evoluti al punto da risultare irriconoscibili in alcune fasi e difficilmente inquadrabili in un genere. Direi che ci hanno indicato uno spazio creativo nel quale siamo cresciuti senza la pretesa di assomigliare loro.
 
Parliamo del vostro processo creativo. Come nascono le vostre canzoni? Quali sono le fonti di ispirazione che guidano il vostro lavoro?
I pezzi nascono dalle situazioni più diverse: da un film, da un libro, da un live ascoltato in qualche locale, da una sensazione, da una linea di basso, da un’esclamazione ascoltata in un bar, da un sogno, … Non ho un metodo, anzi qualunque tentativo di stabilire una tecnica è sempre fallito. I pezzi sono un po’ ovunque, si tratta di essere aperti e pronti ad accoglierli. Una volta catturata l’idea, di norma, la registro in maniera casalinga e la porto in sala prove per strutturarla e farla maturare un po’ alla volta.
 
Qual è la vostra opinione sul panorama musicale attuale? Ci sono tendenze o sviluppi che apprezzate particolarmente o che vorreste vedere cambiare?
Devo ammettere che non seguo molto il panorama musicale attuale mainstream. Non voglio sembrare supponente ma se posso scegliere cosa ascoltare mi succede molto raramente di ascoltare brani che hanno meno di 20 anni. Se usciamo però dal contesto mainstream mi capita abbastanza spesso di scoprire artisti di grandissimo spessore che a mio avviso non hanno l’attenzione che meritano. Anche nella mia piccola città Treviso si possono trovare eccellenze come gli Ottodix, Il Dallas, gli IYV, Tommaso Mantelli e altri che invito ad ascoltare e seguire. In definitiva, la tendenza che vorrei cambiare è sicuramente l’omologazione nella proposta musicale dei media.
 
Concentriamoci sul vostro ultimo singolo. Come è nato e qual è stato il feedback da parte del pubblico finora?
Old Blue Back nasce da una suggestione ispirata da due accordi un po’ inusuali.
L’immagine è di un uomo alla deriva in balia di una tristezza angosciata. Il titolo è “I want my old blue back”, ovvero “Voglio indietro il mio vecchio blue” dove blue è sentimento di tristezza che vorrebbe tornasse quello della giovinezza che si manifestava più innocuo e meno nevrotico.
Il brano è piuttosto cupo a parte il finale che apre a una situazione affollata e natalizia.
Nonostante sia un brano un po’ introspettivo devo dire che il pubblico ha manifestato un’inattesa curiosità e interesse.
 
Possiamo aspettarci un album prossimamente? C'è qualcosa che potete anticiparci riguardo al vostro prossimo progetto discografico?
Saranno 9 brani molto diversi tra loro, sensazioni, ritmi, sonorità distanti che si alternano e si susseguono mantenendo una coerenza stilistica. L’acqua è l’elemento che accoglie questo album, sottoforma di mare, di ruscello, di lago, di ambiente dove costruire una casa. Ogni pezzo ha un riferimento più o meno esplicito all’elemento fluido che ha ispirato anche il titolo che è “Adrif” in  L’uscita dell’album è programmata per inizio aprile per l’etichetta Overdub Recordings che sta facendo un gran bel lavoro di promozione e che approfittiamo per ringraziare.  
 
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