Marù, artista siciliano dalla voce intensa, torna con "Anima senza rimpianto", un brano che segna la sua crescita musicale e personale. Con un background nella danza e nel musical, ha trovato nella musica il mezzo per esprimere emozioni autentiche.
Ispirato da leggende come Aretha Franklin e Frank Sinatra, Marù fonde pop, soul e blues con uno stile personale. Il nuovo singolo celebra l'amore in tutte le sue forme, trasmettendo un messaggio di libertà e autenticà.
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Ciao! Raccontaci un po’ di te: chi sei e come descriveresti il tuo mondo musicale ai nostri lettori?
Sono Mario Savastra, ho 31 anni e vengo dalla splendida Sicilia, Siracusa precisamente. Mi sono trasferita da tre anni a Mestre, Venezia, per lavoro. Lavoro all’Hilton Molino Stucky di Venezia alle colazioni e mi occupo dell’accoglienza dei clienti e il miglioramento del loro feedback. Qui posso descrivere il mio mondo musicale, perché durante le colazioni il fine settimana canto per i clienti allietandoli con un atmosfera leggera e piena d’amore . Per me il canto rappresenta lo specchio dell'anima e quando le mie emozioni arrivano a chi mi ascolta, non posso desiderare altro.
Io spazio in vari generi musicali, dal pop al blues, dal raggae al soul e cerco sempre di portare la mia personalità in ogni brano.
Qual è stato il momento in cui hai capito che la musica sarebbe stata una parte fondamentale della tua vita? C’è un ricordo particolare legato ai tuoi primi passi in questo mondo?
Io parto come ballerino dall’età di 9 anni, moderno, contemporaneo e classico; dopo il liceo mi scrivo ad una scuola di musical e li mi approccio al canto: la scelta più bella che ho fatto nella mia vita, perché tutte le emozioni si racchiudevano in una canzone.
Ho iniziato a studiare costantemente sia autonomamente che con vari insegnanti di canto e in poco tempo ho iniziato a capire quale doveva essere la strada da percorrere. Soprattutto l’arte è ed è sempre stata la mia migliore amica, anche nei momenti più bui della mia vita, come il bullismo.
Il ricordo speciale è proprio quello di essere stato salvato dal canto.
Quali artisti hanno segnato il tuo percorso e in che modo hanno influenzato il tuo stile? C’è qualcuno che consideri una vera fonte d’ispirazione?
Ci sono tantissimi artisti che mi hanno portato ad amare il canto e a capire la mia strada musicale, da Aretha Franklin a Amy Whinehouse, da Tina Turner a Fausto Leali. Ma le mie vere fonti di ispirazione sono tre: Frank Sinatra, Michael Bublé e Mina: con loro ho trovato il mio percorso artistico.
Come nasce una tua canzone? Parti da un’idea, da un’emozione o lasci che sia la musica a guidarti?
Allora diciamo che spesso è un emozione che mi porta ad avere la necessità di scrivere una canzone e mettere in musica ciò che sento. Da lì inizio a scrivere e a canticchiare dal nulla una melodia, mi registro e inizio a creare la struttura del brano: l’importante è che sia l’anima a trasportarmi nella creazione del brano.
Il panorama musicale di oggi è in continua evoluzione: cosa ne pensi delle nuove tendenze e di come sta cambiando il modo di fare musica?
Allora se devo essere sincero, io non apprezzo molto il panorama musicale attuale, vedo poca anima, poca musica e tanta commercialità. Non è più importante la bella voce, il sentimento che
esprimi o lo studio che fai, ma basta avere una presenza, tanti follower e qualcuno dietro che vieni definito un cantante, mettendo in secondo piano tutti i sacrifici che un artista fa per raggiungere il suo sogno.
Io nel mio primo brano mi sono avvicinato molto allo stile che amo di più, il blues, però sono il primo a dire che è diventato uno stile di nicchia e poco ascoltato; quindi in questo secondo brano ho apprezzato l’avvicinamento a nuove sonorità e sfumature per avvicinarmi al panorama musicale attuale.
Parliamo del tuo nuovo singolo: com’è nato e cosa rappresenta per te? Come sta reagendo il pubblico e che sensazioni ti stanno arrivando?
Era da tempo che avevo racchiuso delle emozioni e dei sentimenti in un diario , che ogni giorno modificavo in base a come approcciavo la mia giornata; questo per me era fondamentale perché liberavo il mio cuore da ogni sensazione, bella o brutta che sia. Fino a quando la mia casa discografica mi ha aiutato a trasformare questi miei momenti in una canzone. Rappresento questo pezzo come una mia rinascita e una mia consapevolezza di quello che sono, amandomi di più e urlando al mondo che amare è universale e non bisogna nascondere a nessuno il proprio orientamento, perché siamo tutti uguali e soprattutto siamo liberi di vivere la nostra vita, sempre nel rispetto di ogni essere umano.
Vedo che il brano sta piacendo molto e tutti questi apprezzamenti e il poter rappresentare un tema importante come l’omosessualità mi confermano che sono nel momento più bello della mia vita. Spero che sarà sempre e solo un divenire nella mia vita artistica e personale.
C’è un album in arrivo? Se sì, puoi darci qualche anticipazione su cosa dobbiamo aspettarci?
Allora sicuramente il mio sogno più grande sarebbe creare un album, mischiando alcune cover che rappresentano il mio percorso musicale artistico e umano, i miei due singoli e perché no un terzo singolo che possa rispecchiare un'altra sfaccettatura di Marú.
Sicuramente ora che finalmente ho trovato la mia strada, non la abbandonerò.