Le storie indagano le complesse dinamiche dei rapporti di coppia, con i loro conflitti, malinconie, verità crude, confessioni e rimpianti. La scrittura diventa un processo di autoanalisi, dove il foglio bianco si trasforma in terapia, richiedendo onestà e introspezione per catturare tutte le sfumature del racconto. Come architetto, da sempre mi sono confrontato con gli enigmi sia del primo segno che del primo vocabolo. Invito il lettore, con pazienza, a calarsi in questa esplorazione».
Amore, innamoramento e sesso sono stati esplorati da una moltitudine di autori. Difficile scriverne ancora. Noi tentiamo. Corteggiare, adulare, blandire è un’arte e all’arte ci affidiamo, prendendo in prestito qua e là brani musicali, poeti e pittori per conquistare cuore e corpo della persona amata. Ogni inganno è ammesso. Si può conquistare Phlebas il fenicio salvandolo dall’affogamento, senza confessarlo a Thomas Stearns Eliot, o regalare al canto di sirena un’intera primavera. La scarpetta di Cinderella si trasforma in un brano musicale di Gabriel Fauré da suonare a quattro mani: solo la perfezione dell’esecuzione consentirà l’innamoramento repentino. Anche una tela di Rothko può venirci in soccorso. Ma corteggiare è anche follia: ogni desiderio è certificato da un insano contratto che ci insegue e si placa solo nel gelo del sepolcreto. Un languido ricordo lo affidiamo alla rete, che come amica menzoniera, riferisce il racconto a sconosciuti d’ogni continente, ma non cura la cicatrice.
Stefan Rűhle nasce a Roma il 30 ottobre 1955: padre tedesco giornalista e madre italiana agente cinematografica. Architetto, è titolare di uno studio a Roma. Per 15 anni collabora con la facoltà di Architettura di Roma “La Sapienza”.
Ha pubblicato saggi ed articoli in ordine a temi riguardanti la pianificazione urbana.
La rivista on-line “Nuovi Lavori” ha ospitato alcuni suoi testi di narrativa.
Nel 2023 ha pubblicato per la casa editrice “Il seme bianco” dei racconti dal titolo “Erotico rosso cuore”.